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Ostuni, in visita la ministra Locatelli: eccola mentre impasta le orecchiette

 
Flavio Cellie

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Flavio Cellie

Ostuni, in visita la ministra Locatelli: eccola mentre impasta le orecchiette

L'iniziativa nasce dalla volontà di Giuseppe Primicerio, fondatore della "Yuri SRL Benefit Corporation", una società benefit creata per promuovere progetti e iniziative di sostegno e inclusione in Puglia

Martedì 25 Marzo 2025, 17:07

OSTUNI - Oggi alla presenza del ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli, è stato inaugurato il laboratorio d'inclusione per il progetto “Orecchiette – La Pasta che Vorrei”. L'iniziativa nasce dalla volontà di Giuseppe Primicerio, fondatore della "Yuri SRL Benefit Corporation", una società benefit creata per promuovere progetti e iniziative di sostegno e inclusione in Puglia.
«Orecchiette - La pasta che vorrei nasce per iniziativa di un gruppo di professionisti della ristorazione, dell’agroalimentare, della salute e della scienza – ha spiegato Giuseppe Primicerio, presidente della Yuri Benefit Corporation – che hanno deciso, insieme a me, di avviare un progetto sociale per ragazzi autistici del nostro territorio. Oggi abbiamo inaugurato il nostro laboratorio presso la sede del Gal Alto Salento in contrada Li Cuti ad Ostuni».

Tra i partner del progetto figura la cooperativa San Bernardo, presieduta da Pino Natale, che supporta le attività del laboratorio d'inclusione, già noto a livello internazionale. Alla cerimonia d'inaugurazione erano presenti, oltre al ministro Locatelli, il delegato del presidente della Regione Puglia Tommaso Gioia, il consigliere regionale Luigi Caroli, il sindaco di Ostuni Angelo Pomes, il vice sindaco Giuseppe Tanzarella, l'assessore alle Politiche Sociali Antonella Turco e il presidente del Gal Alto Salento Buonaventura Cucci.

«Noi miriamo alla valorizzazione dei talenti e delle competenze di ogni persona e quindi qua si sta realizzando questo – ha dichiarato il ministro Locatelli –. Si tratta di un progetto sicuramente innovativo sul quale dobbiamo puntare tutti. Può diventare un modello per tante altre realtà del territorio, non solo in Puglia ma a livello nazionale. L'attenzione su scala nazionale è alta e la possibilità di ampliare questa realtà potrebbe rappresentare solo l'inizio di un percorso più grande».

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