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Torre Guaceto, il tribunale lo affida in prova nella riserva, lui salva la vita ad una tartaruga

 
Redazione online

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L’esemplare di "caretta caretta" messo in salvo da un volontario impegnato nella riserva grazie alla convenzione tra il consorzio di gestione ed il tribunale di Brindisi.

Mercoledì 31 Gennaio 2024, 15:03

TORRE GUACETO -Sognano una nuova vita, ed intanto, a poche ore dall’avvio delle attività il loro contributo è stato fondamentale per salvare una tartaruga "caretta caretta" che rischiava di morire nelle acque del Brindisino. A salvare l’esemplare è stato uno dei cinque volontari impegnati nelle attività di monitoraggio all’interno dello riserva di Torre Guaceto, dopo la convenzione sottoscritta tra il consorzio di gestione ed il tribunale di Brindisi. La convenzione interessa coloro i quali, imputati in procedimenti giudiziari, sono beneficiari di progetti di pubblica utilità o messa alla prova, da scontare in ore presso enti convenzionati. Ed è il caso della persona che è intervenuta per prima notando le difficoltà di una tartaruga nel tratto della riserva naturale a Penna Grossa.

«La piccola - spiegano in una nota dal consorzio - era in ipotermia ed è stata immediatamente recuperata presso la struttura, qui sono iniziate le cure del caso e la tartarughina avrà modo di crescere e rimettersi, per poi tornare al mare quando le sue condizioni fisiche saranno ottimali ed il meteo favorevole».

«Abbiamo sottoscritto le convenzioni con il Tribunale di Brindisi perché riteniamo che questo sia un progetto meritorio che fa bene sia alla natura, sia alla comunità - ha dichiarato il presidente del consorzio di gestione di Torre Guaceto, Rocky Malatesta -, ci siamo fatti carico di questo impegno ben volentieri, più gente ci aiuta a proteggere l’ambiente e gli animali più beneficiano ci sono per tutti».

Allo stato attuale, dopo essere state formate dal Consorzio di Torre Guaceto anche in materia di sicurezza sul lavoro e vigilanza sanitaria, sono cinque le persone che stanno svolgendo l'attività dentro e fuori la riserva e ciascuna di loro fa monitoraggio in media dalle 6 alle 10 ore settimanali. L’ente si è reso disponibile ad accogliere ulteriori 6 cittadini e l’iter per il loro inizio è già in corso.

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