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Dragaggi nel porto di Brindisi, conto alla rovescia per le offerte

 
Angelo Sconosciuto

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Angelo Sconosciuto

Dragaggi nel porto di Brindisi,  conto alla rovescia per le offerte

Scade domani il termine di presentazione delle aziende che vogliono aggiudicarsi l'appalto milionario

Mercoledì 30 Agosto 2023, 12:26

BRINDISI - Quando il 30 giugno furono licenziati, entro il termine perentorio, i bandi per interventi portuali con il Pnrr l’Autorità di sistema portale del Mare Adriatico meridionale con il suo presidente, prof. Ugo Patroni Griffi, fece presente che le opere delle quali si parlava avrebbero costituito «uno tsunami di innovazione infrastrutturale epocale». «Per Brindisi ci sarà il “banchinamento e realizzazione della retrostante colmata tra il pontile petrolchimico e Costa Morena Est” ed il “banchinamento e recupero funzionale dei piazzali della colmata di Capo Bianco (ex British gas)”», si scrisse, ricordando che i termini di ulteriori adempimenti burocratici erano previsti a fine estate.

E questo tempo, almeno per uno progetto è arrivato. Parliamo del progetto rubricato come «Porto di Brindisi- opera commissariata, banchinamento e realizzazione della retrostante colmata tra il pontile petrolchimico e Costa Morena Est» e con l’Authority ricordiamo che «l’opera era stata suddivisa in due lotti. Il primo - si sostenne -, era già stato avviato nello scorso mese di marzo e prevede la realizzazione della cassa entro la quale far confluire i fanghi e i sedimenti rivenienti dal dragaggio dai fondali. Il quadro economico è di 43 milioni di euro. La procedura è già in fase di aggiudicazione dell’intervento: il seggio di gara ha terminato l’esame delle offerte economiche ricevute, definito la graduatoria provvisoria e avviato i soccorsi istruttori, essendosi avvalso della facoltà dell’inversione procedimentale. Per l’autunno contratto e avvio lavori». Nell’attuale temperie, tuttavia, interessa il secondo lotto. «Per il secondo lotto (i dragaggi) - si spiegò ancora - è stato pubblicato l’avviso per la manifestazione interesse finalizzato all’affidamento mediante procedura negoziata, da aggiudicare con il criterio del minor prezzo, nei limiti e secondo le modalità previste nell’avviso e nella documentazione progettuale, per il completamento dell’infrastrutturazione portuale mediante banchinamento e realizzazione della retrostante colmata tra il Pontile Petrolchimico e Costa Morena Est. Il quadro economico complessivo è di oltre 18 milioni di euro, mentre il termine di ricevimento offerte è fissato al 31 agosto».

Ecco, domani. Come a dire che, rispettando i tempi della burocrazia peraltro con tempi scanditi dalla natura commissariale della gestione della questione, presto si dovrebbe avere un cronoprogramma ben definito.

Ricordiamo che il 13 ottobre dello scorso anno su «Dragaggi e gestione dei sedimenti marino costieri», proprio presso il salone dell’Autorità portuale si svolse un convegno promosso dall’Associazione italiana ambiente e sicurezza (coordinamento Aias Puglia), in collaborazione con la stessa Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale, nel corso del quale si affrontarono diverse questioni tecniche ed il tema fu anche oggetto di riflessione quando ai primi di novembre il presidente dell’Authority illustrò agli operatori portuali il Piano regolatore portuale. «Tutti i nostri operatori e noi attendevano dal 1975 il nuovo Piano regolatore portuale - disse in quei frangenti il presidente di Confindustria Brindisi, Gabriele Meniotti Lippolis -. Abbiamo sfidato l’Authority a prepararlo in un anno. Questa sfida è stata vinta da tutti. Ringraziamo il presidente Patroni Griffi e tutta la struttura - aggiunse -, ora non c’è tempo da perdere il piano va approvato e il porto di Brindisi va infrastrutturato. Quello che sta accadendo in questi giorni dice come siano prioritari i dragaggi, la vasca di colmata, il banchinamento di Capobianco, gli accosti a Sant’Apollinare per “ro-ro”, “ro pax” e crociere, il pontile a briccole e finalmente una nuova stazione marittima per i croceristi. Infrastrutture che cambierebbero il futuro non solo del porto di Brindisi, ma della della città e dell’intero territorio provinciale». Per i dragaggi, quel momento è arrivato.

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