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Brindisi, parco Cillarese sotto attacco, devastazioni e incendi sospetti

 
Antonio Portolano

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Antonio Portolano

Brindisi, parco Cillarese sotto attacco, devastazioni e incendi sospetti

Divelti persino i tombini degli idranti. Il polmone verde maltenuto, l'appello del cavaliere Giaimis al sindaco

Giovedì 24 Agosto 2023, 14:11

BRINDISI - Muretti a secco rotti, sporcizia, idranti divelti, tombini sepolti dalle pietre. E infine l'incendio di lunedì che ha distrutto 2 ettari di vegetazione. C'è un altro parco pubblico sotto attacco in città, dopo quello del Di Giulio, anche il Parco Cillarese non gode di buona salute. Anzi il parco dei brindisini affonda ormai nell'abbandono totale dal momento che non solo è sommerso da erbacce è sottoposto ad atti di vandalismo e viene utilizzato anche come discarica a cielo aperto. Una discarica - in questo caso di sfalci di potature abbandonato in quantità industriale – così infatti è emerso. Se sia tollerabile uno scempio del genere in città e peraltro in un parco pubblico

Un vero e proprio pugno nello stomaco per tutti i brindisini che lo frequentano ed una mancanza di rispetto nei confronti della Città. Oltre ai rifiuti disseminati lungo tutto il prato, le fioriere utilizzate come cestino per il deposito di bottiglie è stato abbondantemente distrutto il muretto a secco dove c’è la fontana e il parco dedicato ai bambini e tutte le bocche degli idranti sono state divelte e tombate con le pietre. È possibile che si debba rimanere inerti a tutto ciò? Chiede il cavaliere Antonio Giaimis che ha voluto segnalare alla Gazzetta - con ampia documentazione fotografica -, la situazione disastrosa in cui versa il parco. «Purtroppo - denuncia Giaimis - sì è perso l’amore per questa città piena di storia, di monumenti e di bellezze lasciateci in eredità dai nostri avi. L’ambiente oramai e i nostri parchi pubblici, come ho già denunciato apertamente su questa testata giornalistica sono stati completamente abbandonati al proprio destino. Cambiano le giunte, i sindaci, ma i problemi sono sempre gli stessi.

Siamo riusciti a far distruggere dapprima il Cesare Braico, di seguito il Parco Di Giulio ed ora è arrivato il momento del Cillarese, divenuta oramai una discarica a cielo aperto, nonostante si continuino a regalare i soldi alle compagini appaltatrici i lavori di manutenzione dell’impianto elettrico, dell’impianto antincendio completamente non funzionante. Per non parlare della pulizia e la manutenzione del verde, nonostante sono soldi pubblici. Purtroppo ora solo degrado, scarafaggi, topi e deiezioni di cani la fanno da padrona. Le foto parlano da sole. Avevo denunciato anche l'alto rischio di incendio che si è verificato e per fortuna che non ha causato morti. Spero solo che questa amministrazione inizi a guardare questa città con occhi diversi cercando di valorizzare i beni monumentali e ambientali che tutte le città ci invidiano».

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