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Brindisi, l’ex sindaco Consales dovrà pagare 115mila euro: «Danno d’immagine al Comune»

Brindisi, l’ex sindaco Consales dovrà pagare 115mila euro: «Danno d’immagine al Comune»

 
Massimiliano Scagliarini

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Massimiliano Scagliarini

Brindisi, l’ex sindaco Consales dovrà pagare 115mila euro: «Danno d’immagine al Comune»

Dopo la condanna per le tangenti sui rifiuti

Martedì 22 Agosto 2023, 13:02

BRINDISI - I 30mila euro di tangente per cui ha riportato una condanna ormai definitiva costano all’ex sindaco di Brindisi, Mimmo Consales, un’altra condanna: quella a risarcire il Comune con 115mila euro, ci cui 90mila per il danno d’immagine causato alla pubblica amministrazione. Lo ha stabilito la Corte dei conti (presidente D’Addabbo, relatore De Corato), accogliendo quasi interamente la richiesta presentata dal vice-procuratore generale Cosmo Sciancalepore dopo il passaggio in giudicato della sentenza penale.

Nel 2018 Consales, allora esponente Pd, finì ai domiciliari in una inchiesta della Procura di Brindisi che portò in carcere anche l’imprenditore dei rifiuti Luca Screti, all’epoca gestore della discarica Nubile. Screti decise poi di collaborare e raccontò agli investigatori di aver pagato il sindaco con soldi prelevati dal proprio conto personale nella speranza di «agevolare» i suoi rapporti con il Comune: Consales, secondo cui invece il denaro sarebbe stato un contributo elettorale, utilizzò i 30mila euro per pagare un debito con Equitalia. La condanna di primo grado in abbreviato (4 anni e 4 mesi) è scesa a due anni, 11 mesi e 10 giorni a seguito di un concordato in appello, che ha però confermato nei confronti dell’ex sindaco tutte le statuizioni civili.

La sentenza contabile ha riconosciuto «che il grave episodio corruttivo» di cui è stato protagonista Consales abbia avuto «una valenza fortemente offensiva del prestigio, nonché significativamente lesiva della credibilità sia esterna che interna dell’ente pubblico». Da qui la decisione di quantificare il danno di immagine in una misura superiore rispetto all’importo previsto dalla legge in questi casi (il doppio della tangente). I giudici contabili hanno anche stigmatizzato, tra le righe, «la circostanza che il Comune di Brindisi non abbia ulteriormente coltivato in sede di gravame l’azione civile introdotta in sede penale», cioè che si sia dimenticato di chiedere i danni all’ex sindaco. In questo senso, gli altri 25mila euro di risarcimento sono relativi alla decisione con cui, il 31 dicembre 2015, il Comune pagò una parte dei debiti che la Nubile di Screti aveva accumulato con i dipendenti della discarica. La determina dirigenziale che dispose l’erogazione di 50mila euro è uno degli atti contrari ai doveri di ufficio contestati a Consales nel procedimento penale. Tuttavia i giudici contabili hanno riconosciuto «che il dirigente firmatario della determina de qua, pur presuntamente inconsapevole dell’accordo criminoso sottostante alla richiesta formulata dal sindaco, avrebbe ben potuto determinarsi diversamente» visto che la Nubile (poi fallita) non aveva crediti nei confronti del Comune: ed è per questo che Consales è stato in questo caso condannato a pagare soltanto metà della somma contestata.

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