Domenica 07 Settembre 2025 | 11:48

Brindisi, bilancio in rosso per la società Santa Teresa: il «buco» ammonta a 300mila euro

 
Antonio Portolano

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Antonio Portolano

Brindisi, Santa Teresa bilancio in rosso: ma la liquidazione è da evitare

Il confronto proseguirà lunedì e martedì per definire l’entità dello sbilanciamento per il 2022 e puntare ad arrivare fino a fine 2023

Domenica 18 Giugno 2023, 14:32

21 Giugno 2023, 14:33

BRINDISI - Definire l’entità dello sbilanciamento entro lunedì-martedì. Elaborare il bilancio 2022 e puntare ad arrivare trovando soluzioni per le entrate fino alla fine del 2023 sperando che nel frattempo - come il governo ha in calendario - si arrivi ad una riforma della legge Del Rio che restituisca respiro alle Province. La situazione della società Santa Teresa - partecipata della Provincia di Brindisi - resta critica, ma lo spettro della liquidazione e quindi del licenziamento di 88 persone potrebbe essere superata. È quanto è emerso nell’incontro di ieri a cui hanno preso parte oltre al presidente della Provincia Toni Matarrelli e i sindacati di categoria anche l’amministratore unico (pro-tempore in prorogatio nonostante dimissionario perché eletto sindaco) Pino Marchionna. «All’inizio della prossima settimana ci sarà un contraddittorio al quale parteciperanno i rappresentanti della Santa Teresa, i funzionari della Provincia, e cui sarò presente anch’io, durante il quale si stabilirà che distanza c’è tra la richiesta della società partecipata rispetto ai crediti rivendicati e le fatture che la Provincia ritiene possano essere effettivamente liquidate.

Alla luce di questo si potrà poi elaborare il Bilancio che verosimilmente sarà in perdita, anche se in questo momento non siamo nelle condizioni di quantificarla con precisione», ha dichiarato il presidente Matarrelli alla fine del vertice. Nel corso dell’incontro è stato esaminato il mancato assolvimento di alcune fatture che per la Santa Teresa sono relative a lavori svolti nel 2022 e dunque inserite nel Bilancio consuntivo di quell’anno, mentre per la Provincia sono riferite all’anno 2023. La questione sarà approfondita e definitivamente cristalizzata nel corso del contraddittorio previsto tra lunedì e martedì prossimi. «Una volta acquisito lo sbilanciamento, dovremo fare in modo di individuare soluzioni che, in ogni caso, non prevedano la messa in liquidazione della società», precisa Matarrelli.

«Abbiamo registrato una volontà unanime a procedere in tal senso. E per scegliere il percorso migliore per risolvere il problema di questa perdita». E aggiunge: «Purtroppo, seppur si riuscirà a superare questo scoglio, ci sono ulteriori e gravi criticità determinate da una mancanza di risorse per la Santa Teresa, perché dopo la riforma Del Rio, pur essendo attribuite ancora alle Province competenze importanti, le risorse trasferite non sono sufficienti a garantirle. Ora noi abbiamo la consapevolezza che nonostante gli sforzi che andremo a produrre per intercettare le risorse per andare avanti il più a lungo possibile con la Santa Teresa, esse non sono sufficienti ad arrivare al 31 dicembre 2023, che è il primo obiettivo che ci siamo posti». E conclude: «Sarà necessario che oltre agli sforzi che sta producendo l’Amministrazione provinciale, coadiuvata dalle forze sindacali che sono profondamente collaborative, che lo Stato e gli altri enti superiori intervengano per fare in modo di raggiungere questo primo obiettivo, auspicando poi che la riforma, così come è stato promesso dal legislatore, possa essere perfezionata entro la fine del 2023 in modo da avere nuove risorse a disposizione già a partire dal primo gennaio 2024. Solo così la società in house ha un futuro e una prospettiva: sarà determinante che il governo centrale mandi risorse per garantire la sopravvivenza della Santa Teresa che, è bene ricordarlo, svolge servizi fondamentali per il territorio e soprattutto per i cittadini».

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