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Brindisi, colpo a clan Romano-Coffa: 12 arresti, sequestrato immobile

 
Redazione online

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Brindisi, colpo a clan Romano-Coffa: 12 arresti, sequestrato immobile

Gli interessati gestivano piazze di spaccio e vessavano i commercianti. Coinvolti anche nel decesso di un giovane tossicodipendente

Giovedì 14 Luglio 2022, 07:50

11:44

Nelle prime ore del mattino la Polizia di Stato di Brindisi ha dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare a carico di dodici persone, sei dei quali in carcere e sei ai domiciliari, emessa dal Gip presso il Tribunale di Lecce su richiesta della Procura della Repubblica - Dda. nei confronti di un sodalizio criminoso che sarebbe riferibile al clan Romano - Coffa, operante nel territorio nella provincia. L'attività d'indagine della squadra mobile ha consentito di delineare una puntuale mappatura delle piazze di spaccio operative che sarebbero controllate, quando non direttamente gestite, dal clan malavitoso. Nel corso delle indagini sarebbe emerso che l'attività di spaccio, nel novembre 2019, avrebbe avuto un grave epilogo col decesso di un giovane tossicodipendente. Oltre alle attività di spaccio di stupefacenti, le indagini avrebbero posto in risalto come molti commercianti fossero costretti a sottostare a continue vessazioni da parte del gruppo criminale. È stato inoltre eseguito un decreto di sequestro patrimoniale preventivo di un immobile, in località Giancola, nella disponibilità del clan Romano-Coffa, che si sarebbe ritenuto acquistato con i proventi delle attività illecite.

Avrebbero fornito droga per la movida cittadina e controllato in prima persona lo spaccio di alcune delle piazze principali di Brindisi, con i pusher che per gli spostamenti utilizzavano anche bici elettriche. E’ quanto emerso dall’inchiesta che ha portato all’arresto di dodici persone in provincia di Brindisi, sei in carcere e sei ai domiciliari, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Lecce su richiesta della Procura della Repubblica-Dda. L’attività investigativa e gli arresti riguardano un presunto sodalizio criminale che - secondo quanto accertato dalla Polizia - sarebbe riferibile al clan Romano-Coffa di Brindisi, operante nell’intero territorio della provincia.
Le piazze di spaccio maggiormente attive e controllate sarebbero il quartiere Sant'Elia, possibile base operativa del sodalizio, il rione Paradiso, oltre ai luoghi della movida. Legata a queste attività illecite ci sarebbe anche - ritengono gli inquirenti - la morte nel novembre del 2019 di un tossicodipendente, che dopo essersi allontanato dalla comunità, perse la vita nell’abitazione di una donna che inizialmente lo aveva ospitato e agevolato nell’acquisto della droga. Spaccio di sostanze stupefacenti, ma non solo. Le indagini avrebbero accertato le vessazioni di alcuni componenti del gruppo nei confronti di diversi commercianti di Brindisi, tramite l’omesso pagamento per l’acquisto di beni, ma anche con richieste estorsive di poche decine di euro. Sono stati poi riscontrati altri episodi di violenza attribuibili al gruppo, con l’esplosione di colpi di arma da fuoco nel rione Paradiso e questo sarebbe avvenuto per affermare il controllo del territorio degli indagati, anche nei confronti di personaggi storicamente inseriti nella criminalità brindisina e che mal sopportavano la presenza di «nuove leve», secondo quanto accertato dalle forze dell’ordine. 

Tra i dodici indagati dell’operazione antidroga di questa mattina contro il Clan Romano- Coffa a Brindisi, sei sono stati trasferiti in carcere: Gianluca Volpe 25 anni, Vito Carbone 52 anni, Morris Cervellera 45 anni, Sergio Guarnaccia 45 anni, Nicolò Iaia 24 anni, Alessio Romano 37 anni. Disposti gli arresti domiciliari, invece, per: Pietro Parisi 48 anni, Salvatore Del Monte 29 anni, Quintino Trane 64 anni, Luca Trane 40 anni, Giovanni Quinto 23 anni, Nyuma Clarissa Lazzaro di 22 anni.

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