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Al Bano contro la guerra: «Invece dell'artiglieria sparino pane e benessere»

 
Redazione online

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Al Bano

Al Bano Carrisi

Il cantante di Cellino San Marco, molto amato in Russia, preoccupato per le sorti dei due popoli

Giovedì 24 Febbraio 2022, 20:31

Brindisi - «Spero che la diplomazia blocchi questo passaggio tragico per la storia dell’umanità: invece di far tuonare cannoni o artiglieria, sparino pane e benessere sulla gente». È l’auspicio di Al Bano, il cantante di Cellino San Marco molto amato a Mosca, finito nel 2019 nella blacklist dell’Ucraina che gli aveva contestato alcune dichiarazioni sull'appartenenza della Crimea alla Russia, incidente chiuso senza conseguenze.

«Sono pagine di guerra che non fanno piacere a nessuno, né da una parte né dall’altra». Al Bano ricorda che in Russia si è esibito «l'ultima volta quattro anni fa, prima del Covid. Ora avevo in programma tanti concerti, da Mosca a San Pietroburgo, vediamo gli sviluppi di questa situazione drammatica. Non vedo l'ora di cantare la pace tra i popoli. La mia gioia più grande sarebbe che un gruppo di grandi scienziati studi il vaccino contro la guerra e questo sostantivo rimanga soltanto un pessimo ricordo del passato».

Nel marzo 2019 il governo di Kiev lo aveva inserito nella lista degli indesiderati, in quanto «minaccia alla sicurezza nazionale», depennandolo qualche mese dopo: «Ho chiarito la mia posizione: hanno capito che non c'entravo niente con quello che pensavano di me. Sono un cantante, non un politico. Oggi con l'ambasciata ucraina qui a Roma abbiamo rapporti umani straordinari», ci tiene a sottolineare Al Bano. «Il mio auspicio è che cancellino al più presto questa tragica pagina di storia e si ritorni alla ragionevolezza e soprattutto al senso di pace che deve esistere tra gli esseri umani, specie tra russi e ucraini che sono fratelli, e non devono dimenticarlo».

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