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Redazione online
13 Marzo 2021
L'ex sindaco di Brindisi Mimmo Consales
BRINDISI - La Procura di Brindisi ha chiesto il rinvio a giudizio dell’ex sindaco, Mimmo Consales, 62 anni, nell’ambito di una indagine che coinvolge anche l’allora dirigente comunale della Pubblica istruzione, Gaetano Padula: nel 2015 sono stati entrambi denunciati dall’imprenditore barese Vito Ladisa che si oppose al tentativo di concussione. L'ex sindaco avrebbe chiesto soldi per la squadra di calcio cittadina e quattro assunzioni e, poi, di fronte a un rifiuto, avrebbe accusato l’azienda appaltatrice delle mense scolastiche di «negligenza» così da farla escludere da tutti gli appalti.
La nuova inchiesta della Procura di Brindisi riguarda una gara del 2015 per il servizio mensa nelle scuole comunali della città. Gara vinta dall'associazione temporanea La Cascina-RR Puglia (a cui poi è subentrata la barese Ladisa), poi bloccata dal Tar in favore di un'altra ditta. Nelle more dei processi amministrativi, Consales avrebbe chiesto a Ladisa 200mila euro e l'assunzione di quattro persone. Oltre all'ex sindaco e' indagato anche l'ex dirigente comunale Gaetano Padula, che dovrà rispondere anche di abuso d'ufficio e falso, materiale e ideologico. L'udienza preliminare inizierà il 18 marzo.
È stato l'imprenditore barese Vito Ladisa (titolare dell'omonima ditta di ristorazione collettiva) a denunciare che l'ex sindaco di Brindisi Cosimo Consales gli avrebbe chiesto una tangente da 200mila euro, l'assunzione di quattro persone e l'assegnazione dei lavori di realizzazione del centro cottura a una ditta di sua fiducia. La denuncia e' stata presentata nel 2015 alla Procura di Brindisi, che già indagava su Consales per altre vicende. Stando a quanto denunciato dall'imprenditore - e poi contestato nella richiesta di rinvio a giudizio, firmata dal pm Giovanni Marino - in due occasioni l'allora primo cittadino avrebbe chiesto soldi a Ladisa, una volta in un incontro tenuto nel suo ufficio e una volta in un bar.
LE PAROLE DI LADISA - "Abbiamo rinunciato a un contratto di diversi milioni di euro piuttosto che piegarci a logiche clientelari che non ci appartengono e che abbiamo prontamente denunciato. Siamo certi che la giustizia farà piena luce su quanto accaduto", ha dichiarato l'imprenditore in una nota.
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