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Federica Marangio
27 Gennaio 2021
BRINDISI - Si becca una padellata in testa dalla compagna e vuole denunciarla, ma è lei a sporgere denuncia contro di lui per maltrattamenti. Una giornata decisamente movimentata al Pronto soccorso del “Perrino” a causa del ventiquattrenne dell’introterra del brindisino che, incurante della sua positività al Covid, ha scatenato un putiferio. Nel corridoio tra sedie e barelle scaraventate contro il personale medico e paramedico ha seminato terrore e due infermiere hanno versato lacrime amare per il panico. Ricostruiamo i fatti. Dopo la colluttazione con la compagna nel proprio domicilio si reca in Pronto Soccorso. Lì risulta positivo al test antigenico e viene isolato in una stanza in ottemperanza al percorso dedicato ai pazienti Covid. Rifiutandosi di sostare, scappa e raggiunge la Questura in evidente stato confusionale. Si presenta con l’accesso venoso ancora inserito nel braccio. Supplicava di sporgere denuncia accusando la compagna che a sua volta lo ha denunciato per i maltrattamenti subiti. La centrale operativa del Pronto Soccorso ha allertato gli operatori della Questura della positività del soggetto che arrendendosi all’evidenza - nessuno accoglieva le sue istanze contro la compagna – ha fatto ritorno al Pronto Soccorso a bordo di un’ambulanza. Una volta giunto al Perrino è stato sottoposto a due tamponi molecolari che ne hanno confermato la positività al virus. I fatti si arricchiscono della sua violenza in quanto ha aggredito i poliziotti e le guardie addette alla sicurezza. Invettive e aggressioni verbali e fisiche di una ferocia inaudita.
Il questore dopo un’attenta analisi del caso, ha disposto la quarantena per i due operatori che con lui erano entrati in stretto contatto. L’arco temporale in cui si è sviluppato questo veemente film d’azione è l’intera giornata di un ordinario lunedì tra le corsie di un Pronto soccorso già stremato dalla penuria di personale e dai casi che si assiepano in attesa di consulenze. Nel pomeriggio dopo le trasferte in Questura e il successivo ritorno al Perrino ha scatenato la sua folle rabbia contro chiunque gli si parasse contro finendo in un’accesa rissa anche contro i poliziotti. A calmarlo due iniezioni di sedativi grazie al pronto intervento di uno psichiatra. Il ventiquattrenne si porta a casa oltre alla denuncia della compagna per maltrattamenti, due ulteriori per resistenza a pubblico ufficiale e mancato rispetto degli obblighi previsti dal Dpcm. Una giornata, come si diceva, che ha dell’incredibile. Il protagonista principale si è presentato al pronto soccorso come la vittima delle aggressioni della giovane compagna, salvo lasciare basiti tutti coloro i quali interagivano con lui, per l’infonda - tezza delle sue affermazioni e per la rabbia espressa nei movimenti e nelle parole scurrili e volgari. Infermieri che piangevano, barelle e sedie che volavano per aria tratteggiano un tetro giorno da dimenticare per quanti di passaggio o per lavoro hanno assistito agli atti di inconsulta violenza di un ventiquattrenne che aveva perso il controllo.
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