Fuga di massa dal centro “Cara” di Restinco: dei 21 inizialmente datisi alla fuga, 8 sono stati rintracciati già nella tarda serata di venerdì e, per quanto concerne gli altri 13 ancora alla “macchia”, proseguono incessanti le ricerche da parte delle forze dell’ordine.
Intanto, in città, non accennano a placarsi le polemiche e le proteste per il clamoroso allontanamento volontario di ben 30 migranti (9 di essi sono stati ripresi pochi minuti dopo il tentativo di fuga, anche per le ferite riportate dopo aver scavalcato il muro di protezione della struttura di accoglienza), avvenuto senza che nessuno si sia stato in grado sul momento di fermare la condotta in atto. Polemiche che inevitabilmente si riflettono anche e soprattutto sul piano politico, scatenando reazioni a più livelli. Le prese di posizione e le interrogazioni si susseguono e in tanti sollecitano l’individuazione delle responsabilità per un episodio definito gravissimo. Preoccupa in particolare la necessità di un nuovo controllo epidemiologico dei migranti giunti a Restinco da Lampedusa (dove è avvenuto lo sbarco, prima del tarsferimento nel “Cara” trasformato in centro pre-Covid) e, in quest’ottica, domani verrà effettuato un secondo tampone sugli ospiti di Restinco, con l’auspicio di tutti che i 13 in fuga nel frattempo siano stati rintracciati, in modo tale da sottoporre anch’essi al test.
Sempre domani, inoltre, è previsto un nuovo sit in di protesta da parte dei parlamentari della Lega. Alle 15.30, una delegazione composta dal sen. Roberto Marti (responsabile politico dell’Area Grande Salento), dagli on.li Annarita Tateo e Rossano Sasso e dagli altri dirigenti provinciali del partito. «La delegazione - spiega una nota - accerterà se le forze dell’ordine siano in numero adeguato per presidiare il Centro ed evitare ulteriori fughe di migranti e se la struttura sia idonea dal punto di vista sanitario a garantire l’isolamento degli ospiti per il periodo di quarantena».