BRINDISI - Doveva essere spettacolo e spettacolo è stato. Solo che è andato un tantino oltre le previsioni. Sia chiaro, nessuno mette in dubbio che Brindisi abbia nelle sue corde la forza di battere i campioni d'Italia, ma di comandare, per tutto il match, certo non era preventivabile. Ma è accaduto.
Le attese della vigilia non sono andate deluse, nonostante era ed è fin troppo evidente che fra le due squadre la differenza la fanno le panchine: tutta italiana quella di Brindisi, mentre i rincalzi degli orogranata sono un perfetto mix di stranieri e italiani, tutti di buona qualità. Brindisi, però, ha fatto capire da subito di aver voglia di giocare, di mostrare i muscoli e non avere alcun timore reverenziale nei confronti dei campioni d'Italia. Così, affida al suo capitano, Banks, di dare il via allo scontro. E se alla fine del primo tempino sono 4 le lunghezze di vantaggio dei padroni di casa (21-17), il merito va ascritto all'intensità dimostrata nell'affrontare l'avversario, oltre che alla scelta felice nelle conclusioni: vedi la tripla di Gaspardo che si ripete al via del secondo quarto. Al 14' Brindisi ha 13 punti di vantaggio (31-18), con Venezia che ha concesso un solo tiro libero, frutto di una difesa che non lascia spazio in fase offensiva. Il che obbliga De Raffaele a chiamare un marcamento a tutto campo. Una buona spinta la produce Zanelli con una doppia tripla e il 2/2 dalla lunetta di Campogrande che fa volare Brindisi sul +17 (39-22 al 17'). Venezia si affida alle leve di Watt e Daye per portarsi sul 39-28, ma la tripla di Banks ricaccia Venezia sul -13, poi limato dal canestro di Tonut per il 41-30 sul finire del 20'.
Venezia, alla ripresa, butta in campo i pezzi da 90 e con Chappell e la doppia tripla di Austin Daye vola sul -3: 41-38 in meno di 2'. Vitucci chiede ai suoi più attenzione in difesa e la risposta non si fa attendere: Brown, Stone e un grande Banks provvedono a ricacciare i veneti sul -8 (52-44) prima della grande schiacciata di Martin (54-44). Mai dimenticare però che la Reyer è campione d'Italia e con Bramos, Chappell, Watt e Filloy riesce a contenere l'irruenza dei brindisini che, comunque, al 30' hanno cinque lunghezze di vantaggio: 62-57. De Nicolao, in avvio degli ultimi 10' riduce il gap con la tripla del -2, Vitucci cambia: rimanda in campo Thompson al posto di Zanelli; Gaspardo e Brown spingono sul +6 al 35'. Quando iniziano gli ultimi 3' Brindisi subisce i canestri di Chappell e Watt, e deve difendere il vantaggio di un solo punto: 66-65. Ma il dio del basket è accanto a Brindisi che con Stone e 5 punti di fila di Thompson (con una tripla miracolosa) si riporta sul +6 (71-65). Non è finita perchè se adrenalina doveva scorrere negli ultimi 120 secondi ora scorre ancora più forte di prima, ma finisce con il trionfo di Banks che, palla in mano, corre per tutto il, campo per consegnare a Brindisi la vittoria.