BRINDISI - «Lo diciamo qui da Sud. Abbiamo il tasso di disoccupazione giovanile più alto d’Europa, servono misure shock. Chiedo contributi zero per primi tre anni per le assunzioni di una 35», dice il leader dei Giovani Imprenditori di Confindustria a margine dell’evento, organizzato a porte chiuse in provincia di Brindisi, per un confronto tra gli industriali under 40 e giornalisti, direttori di giornali e Tg. Una occasione anche per sposare il movimento «stavolta voto» in vista delle europee di maggio. Servono misure shock, dice Rossi. A partire dal costo del lavoro da ridurre e dalla disoccupazione dei giovani da ridurre. «Abbiamo una disoccupazione giovanile troppo alta nel nostro Paese, la più alta d’Europa. Serve una misura che sia strutturale, non possiamo contare su misure che durano un anno e poi ad ogni legge di bilancio vengono riviste», avverte il leader dei Giovani Imprenditori: «Chiediamo anche in questo caso misure che diano immediatamente i loto effetti. Approvata una misura del genere la disoccupazione giovanile scenderà».
Sul fronte del costo del lavoro il tema è la riduzione del cuneo fiscale-contributivo, la differenza tra costo del lavoro e netto in busta paga. E su questo fronte «il primo vantaggio immediato va dati ai lavoratori. Ci rendiamo conto che è una situazione difficile, alle imprese i lavoratori costano sempre di più, ed a loro vediamo che va sempre meno. Per la nostra richiesta di taglio del cuneo il primo vantaggio deve essere dato ai lavoratori, anche per dare un segnale all’economia, per spingere i consumi, aumentare il nostro prodotto interno lordo. Anche in questo caso parliamo di misure dall’effetto immediato».
«Il tema è sempre il costo del lavoro, lo è da sempre: da quando ero piccolo ricordo che il tema di cui si sempre discusso è questo, ed invece di diminuire il costo del lavoro aumenta». Il presidente dei Giovani Imprenditori sottolinea che «siamo in buona compagnia, perchè anche Francia e Germania hanno un costo del lavoro alto, il problema è che sul lavoratore italiano gravano maggiori imposte, quindi loro hanno dei salari proporzionalmente un pò più alti: il netto in busta paga di un lavoratore francese è più alto di quello di un italiano» a parità di costi per le aziende.
I Giovani Imprenditori di Confindustria lanciano dalla Puglia «una iniziativa, nuova, innovativa. Volevamo confrontarci con la stampa su una visione del futuro. Abbiamo chiamato il nostro convegno Voci, e lo abbiamo voluto qui in Puglia, al Sud, perché crediamo che è dal sud che secondo noi deve ripartire il nostro Paese», dice il leader degli industriali under 40, Alessio Rossi.
«Voci è un acronimo: visioni, orizzonti, culture, idee», organizzato nel complesso di Borgo Egnazia, in provincia di Brindisi, con 600 giovani industriali accreditati». Ci confrontiamo con la stampa: un dibattito aperto tra noi, chiuso all’esterno: abbiamo invitato i principali direttori di giornali e tg ed hanno aderito anche con piacere, forse perchè è sentito il bisogno di confrontarsi con le nuove generazioni sul futuro».
«In più - aggiunge Rossi - facciamo questa manifestazione con la campagna informativa 'stavolta votò del Parlamento Europeo, una campagna che mette l’accento sull'importanza di andare a votare. In questo momento di disaffezione con la politica e con le istituzioni ci è piaciuta particolarmente: siamo stati i primi partner di questa campagna, la stiamo portando in giro per l'Italia in tutti i nostri convegni. Anche oggi vogliamo sottolinearne l’importanza, non solo ma soprattutto per le nuove generazioni».
«Non possiamo non interessarci alle istituzioni e alla politica europea», dice il presidente dei Giovani Imprenditori: anche Epr l’impatto della normativa europea sulle imprese «è importante votare ed è importante votare anche persone che sappiano rappresentare al meglio il nostro Paese e i nostri interessi».
Sul credito, sui capannoni», dal Governo «ci sono dei piccoli segnali verso le imprese. Siamo passati dai 'prenditorì a delle persone che collaborano per la crescita del nostro Paese. Almeno a parole c'è una buona inversione di tendenza», poi «attendiamo i fatti», dice il leader dei Giovani Imprenditori di Confindustria, Alessio Rossi. Che si sofferma in particolare, anche, sull'attesa per «uno sblocca cantieri che potrebbe essere un segnale molto positivo a patto che all’interno dello sblocca cantieri sia inserito il silenzio assenso. Se non viene inserito di sbloccare i cantieri non se ne parla, c'è solo il nome di un provvedimento. Mettere i commissari e non questo significa non sbloccare nulla. 60 giorni sono sufficienti per sbloccare qualsiasi pratica, è ora che anche la pubblica amministrazione diventi 4.0», dice.