di Mimmo Mongelli
Aveva disdetto il suo contratto di fornitura di energia elettrica otto anni fa, ma continuava a fruire di tutta la corrente che gli serviva per la sua attività di ristorante e per alimentare i (tanti) elettrodomestici che ha in casa.
I carabinieri della stazione di Oria hanno individuato l’ennesimo furbetto dell’energia elettrica. Si tratta del titolare di un ristorante ubicato in pieno centro della città federiciana. Il ristoratore aveva trovato il modo di azzerare il conto dell’Enel e, di conseguenza, ridurre i costi d’esercizio della propria attività.
«In pratica – spiegano gli stessi militari dell’Arma – si è agganciato alla linea attiva di un misuratore di corrente cessato dall’anno 2010, appartenente ad un locale commerciale confinante con il ristorante, di proprietà di altri soggetti. L’illecito allaccio era stato realizzato mediante scorticamento della guaina che ricopre la linea attiva, al fine di alimentare elettricamente il suo ristorante ed una sovrastante abitazione munita dei normali confort, occupata dal suo nucleo familiare. L’innesto era stato realizzato utilizzando un cavo della lunghezza di 15 metri. Al momento dell’intervento dei carabinieri erano regolarmente in funzione nel ristorante due frigoriferi, una friggitrice, alcune lampade, due condizionatori, una cucina elettrica. I tecnici della società di distribuzione della corrente hanno provveduto ad eliminare l’illecito collegamento».
Stando ad una prima stima effettuata dai tecnici dell’Enel, grazie all’allaccio abusivo che aveva realizzato il ristoratore oritano era riuscito nel corso del tempo a «rubare» un bel po’ di energia: il danno causato alla società elettrica ammonta a circa 2500 euro. Se non fosse stato per l’intervento dei carabinieri della stazione di Oria che, così come i militari dell’Arma di tutti gli altri comuni del Brindisino, da tempo hanno avviato una vera e propria “crociata” per stanare i furbetti dell’energia elettrica, la sottrazione di corrente sarebbe andata avanti all’infinito.
Dopo l’arresto il ristoratore, così come disposto dal pm di turno, è stato rimesso in libertà.