Venerdì 21 Novembre 2025 | 17:50

Milano: gip annulla sequestro cantiere in centro, 'costruttore in buona fede' '

Milano: gip annulla sequestro cantiere in centro, 'costruttore in buona fede' '

 
Agenzia Adnkronos

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Venerdì 21 Novembre 2025, 15:50

Milano, 21 nov. (Adnkronos) - Se sotto il profilo oggettivo "sussiste pienamente il fumus del reato di lottizzazione abusiva" per l'edificio Papiniano 48 a Milano - dato che i lavori prendono il via con la Scia invece che con un permesso a costruire - "non vi sono dubbi circa il fatto che il privato agisse nella perfetta buona fede" seguendo le stesse indicazioni del Comune guidato dal sindaco Giuseppe Sala. E' il motivo per il quale la giudice Sonia Mancini - con un articolato provvedimento che mette in fila le leggi comunali, regionali in temi di urbanistica - ha deciso il dissequestro del palazzo in corso di costruzione.

Lo scorso 12 novembre la Procura di Milano aveva disposto il "sequestro preventivo d'urgenza" del cantiere. Per la gip Mancini gli indagati (Mauro Colombo e Salvatore Muré rispettivamente direttore dei lavori e legale rappresentante della srl) "legittimamente hanno creduto ai criteri descritti dal Comune come abilitanti ad accedere ad un titolo abilitativo diretto, e altrettanto legittimamente hanno cercato di farli emergere e valere" e "non si ritiene possa ritenersi in una condizione di colpa il privato che - davanti ad un contrasto giurisprudenziale tutt'ora in corso, innanzi a prassi comunali altalenanti e, soprattutto innanzi a delibere comunali successive che ancora ritagliano ai titoli diretti uno spazio operativo nel quale il privato vuole dimostrare di potervi rientrare - aderisca ad una soluzione giurisprudenziale piuttosto che a un'altra", si legge nel decreto di rigetto.

Per quanto l'assenza di fumus impedisca alla giudice di convalidare il sequestro, nel provvedimento si sottolinea la necessità di un piano attuativo e come "da questo momento in poi, tale situazione contra ius, non potrà più dirsi sorretta dalla, fin qui riconosciuta, buona fede, di guisa che appare altamente auspicabile l'adozione di un piano attuativo in sanatoria per ricondurre alla piena legalità l'intervento edilizio in esame e riportare a sistema l'interesse pubblico, in armonia con quello privato" conclude la gip Mancini.

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