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Caso Garlasco: legale, 'distrutta reputazione Venditti prima di cercare prove'

Caso Garlasco: legale, 'distrutta reputazione Venditti prima di cercare prove'

 
Agenzia Adnkronos

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Mercoledì 15 Ottobre 2025, 17:50

Milano, 15 ott. (Adnkronos) - "L’accusa, nell’ansia di attivismo, ha assunto, ritengo con singolare leggerezza un importante e drammatico rischio: distruggere la reputazione e soltanto poi prodigarsi alla ricerca della prova". L'avvocato Domenico Aiello, difensore dell'ex procuratore aggiunto di Pavia Mario Venditti, è laconico nel definire la scelta della Procura di Brescia di disporre, lo scorso 26 settembre, una perquisizione nei confronti dell'ex magistrato indagato per corruzione in atti giudiziari nel caso Garlasco.

Venditti, a dire degli inquirenti, nel 2017 avrebbe favorito - per una cifra di 20-30mila euro - l'archiviazione di Andrea Sempio, indagato per l'omicidio in concorso di Chiara Poggi. Un fascicolo che si aggiunge a un altro che lo vede protagonista del cosiddetto 'sistema Pavia'. Per Aiello "è stata sacrificata ogni prudenza, a favore della speditezza non necessaria, trattandosi di fatti non recenti, prudenza che avrebbe condotto, prima a raccogliere, in segreto, e dunque per definizione con maggiore efficacia, la prova, per poi render noto lo status di indagato del magistrato". Il reato contestato a un magistrato, nell’esercizio delle sue funzioni, "mina l’autorevolezza dell’intera magistratura", scrive nella sua memoria presentata al Riesame e ha avuto come effetto "la distruzione irreversibile del patrimonio di onorabilità del mio assistito".

"Tuttavia, anche qualora si fosse agito con prudenza, e non è stato così, dopo aver meglio ricostruito e circostanziato già oggi avremmo il dovere di confrontarci con una congenita inidoneità a fondare l'esercizio dell'azione penale avuto riguardo all'onere della prova, in questo caso poderoso, che grava sempre sull'organo di accusa. Ipotizzandosi una corruzione attraverso la dazione di danaro contante, l’onere a distanza di 8 anni diventa assolutamente proibitivo se non impossibile".

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