Giovedì 16 Ottobre 2025 | 00:41

Mo: Orlando, 'Hamas e Netanyahu costruito rendita su guerra'

Mo: Orlando, 'Hamas e Netanyahu costruito rendita su guerra'

 
Agenzia Adnkronos

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Mercoledì 15 Ottobre 2025, 17:20

Roma, 15 ott. (Adnkronos) - "La mancanza di cibo a Gaza è stata un'arma utilizzata da Israele dall'inizio di questa vicenda. Sono stato a marzo dello scorso anno al valico di Rafah e già c'erano migliaia di camion fermi che non entravano. Quello che noi stiamo vedendo oggi in qualche modo richiama vicende che abbiamo già visto: quando si avvicina la possibilità del dialogo, in questo modo inedito, entrano in campo i signori della guerra, quelli che hanno costruito sul conflitto le rendite. Hamas da una parte, ma dall'altra parte anche chi è al governo di Israele che nello stato permanente di guerra ha costruito la propria forza politica". Lo ha detto l'ex ministro del Lavoro ed esponente Pd, Andrea Orlando, a Tagada' su La7.

"Si capisce meglio perché una parte della destra israeliana abbia tifato per Hamas all'interno del mondo palestinese, perché alla fine si tengono. L'idea di un'assetto nuovo mette in discussione le rendite politiche da una parte e dall'altra. Il problema è che mentre nel campo palestinese, non vorrei essere troppo ottimista, si possono intravedere in qualche modo ipotesi alternative a quella di una leadership di Hamas, in quella israeliana continua ad esserci una centralità di Netanyahu, che anzi è diventato ancora più forte. Ci sarà un altro Netanyahu, dopo quello che ha prodotto questi effetti con 60mila morti? E' lecito dubitarne. E' vero che anche i protagonisti degli accordi precedenti erano stati protagonisti delle guerre contro gli arabi, però stiamo parlando di un livello un po' diverso".

"Hamas è la perché in molti lo hanno voluto, i quatarini li hanno finanziati, gli israeliani sapevano che c'era questo sostegno e hanno puntato sul fatto che ci fosse una differenziazione tra l'assetto di Gaza e l'assetto della Cisgiordania per dividere il popolo parestinese. E da questo punto di vista nessuno oggi può sorprendersi di che cosa sia Hamas che oggi è sicuramente uno dei problemi. Contemporaneamente, però, in questo momento gli viene riconosciuto un ruolo. Questo lo sta facendo il presidente degli Stati Uniti".

"Mi sembra che la tesi che oggi si sta affermando nella destra italiana -aggiunge Orlando- è che per rispondere a chi diceva che qualche ruolo lo hanno avuto anche i paesi che si sono mossi a livello europeo, sul riconoscimento, le piazze, il movimento internazionale, la risposta sembra che sia questa: abbiamo avuto molto più peso noi perché siamo stati assolutamente zitti. Questo mi sembra rivendichino, il silenzio".

"Non ho capito quale sia stato questo lavoro perché io non ho capito se Tajani abbia incontrato Hamas, se è stato in Turchia, se ha parlato con Hezbollah, non si capisce qual sia stato il ruolo che è stato svolto nel corso di queste settimane. Mi viene in mente una cosa: Kissinger diceva che essere nemici degli Stati Uniti è pericoloso, ma essere troppo amici e' letale. Dal punto di vista della rilevanza chi si schiaccia totalmente sugli Stati Uniti, alla fine non e' neanche utile agli Stati Uniti".

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