Venerdì 03 Ottobre 2025 | 14:57

Mo: Cerreto (FdI), 'sindacato irresponsabile, sinistra smetta di coccolare violenti'

 
Agenzia Adnkronos

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Venerdì 03 Ottobre 2025, 13:20

Roma, 3 ott.-(Adnkronos) - "Lo sciopero generale indetto oggi dalla Cgil, con cortei violenti che stanno bloccando l’Italia, non ha nulla a che vedere con la causa palestinese e risponde solo all’obiettivo politico di alzare la tensione sociale e tentare di mettere in difficoltà il governo Meloni. Da Cgil e sindacati di base stiamo osservando gravissime forme di irresponsabilità, evidentemente per assenza di argomenti interni su cui poter far leva. Il tema di Gaza è un tema serio, non ha bisogno di questi teatrini". Così Marco Cerreto, deputato di Fratelli d’Italia e capogruppo in commissione Agricoltura.

"La verità è che alla causa palestinese - prosegue - giovano le azioni concrete del governo Meloni, non le bandiere agitate in piazza, il blocco di trasporti e servizi o gli atti di vandalismo. Serve un supporto condiviso al piano di pace, finalizzato al riconoscimento della Palestina dopo la liberazione degli ostaggi e l'esclusione di Hamas, come proposto da Giorgia Meloni. L’Italia è stata il primo Paese europeo a garantire corridoi umanitari, ha accolto e curato circa 200 bambini palestinesi nei propri ospedali, ha inviato oltre 2400 tonnellate di aiuti e mantiene viva la diplomazia scientifica con iniziative di respiro internazionale. Proprio in questi giorni il ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha accolto ad Amman 39 tra studenti, ricercatori e visiting professor palestinesi che continueranno il loro percorso accademico in Italia. Sono questi gesti concreti di solidarietà e cooperazione a rafforzare il legame con la Palestina e a dare risposte vere a un popolo che soffre".

"La vera vicinanza alla Palestina passa attraverso la diplomazia, la cooperazione, il governo italiano e l’aiuto umanitario. Il governo Meloni lo ha dimostrato con i fatti, facendo più di qualsiasi altro Paese europeo. Alla sinistra, purtroppo, restano soltanto gli slogan, la demagogia e i cortei violenti", conclude.

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