Lunedì 24 Novembre 2025 | 12:31

NordBarese, nel 2025 scoperte 60 false procedure di richiesta reddito di cittadinanza: bloccati 420mila euro

NordBarese, nel 2025 scoperte 60 false procedure di richiesta reddito di cittadinanza: bloccati 420mila euro

 
Redazione online

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NordBarese, nel 2025 scoperte 60 false procedure di richiesta reddito di cittadinanza: bloccati 420mila euro

Nel mirino anche l'Assegno di inclusione, in alcuni casi le misure erano state riconosciute a stranieri che avevano attestato falsamente il possesso dei requisiti minimi di permanenza sul territorio nazionale

Lunedì 24 Novembre 2025, 09:23

I finanzieri del Comando Provinciale di Barletta Andria Trani hanno controllato, dall’inizio dell’anno, 180 destinatari di forme di sostegno al reddito, quali il Reddito di Cittadinanza e l’Assegno di Inclusione, facendo emergere 60 situazioni di irregolarità perseguibili penalmente, segnalate alla Procura della Repubblica di Trani e di Foggia e all’Inps, per l’adozione di sanzioni per la revoca dei benefici e il recupero delle somme percepite indebitamente. Ammontano infatti a circa 420mila euro le prestazioni sociali agevolate ottenute con l’inganno da cittadini italiani e stranieri che, ferma restando la presunzione di innocenza fino a definitivo accertamento della responsabilità penale, dovranno risarcire le casse dell’Istituto di previdenza. I controlli hanno consentito di individuare e bloccare, in relazione a entrambe le misure di sostegno, altri importi non ancora elargiti dall’Inps.

L'Istituto di previdenza da gennaio 2023 ha stipulato un Protocollo d’Intesa, che consente di scoprire le istanze ritenute truffaldine perché istruite esclusivamente per la percezione indebita delle prestazioni economiche. Le indagini a contrasto degli illeciti in materia di Spesa Pubblica, di concerto con l’Inps, hanno smascherato diverse tipologie di frode partendo da dati e informazioni raccolte dai Reparti e di indicatori di rischio elaborati anche dal Nucleo Speciale Spesa Pubblica e Repressione Frodi Comunitarie della Guardia di Finanza di Roma. In alcuni casi le misure di sostegno al reddito erano state riconosciute sulla base di istanze presentate all’Istituto previdenziale da stranieri che avevano attestato falsamente il possesso dei requisiti minimi di permanenza sul territorio nazionale. In altri casi i beneficiari delle stesse prestazioni avevano omesso o ritardato di comunicare all’Inps la variazione della situazione reddituale e patrimoniale propria o del proprio nucleo familiare intervenuta durante la percezione del sussidio, oppure non avevano informato correttamente l’Istituto previdenziale della presenza di altri componenti della famiglia percettori di reddito. Gli accertamenti sono stati estesi anche all’Assegno di Inclusione, misura di contrasto alla povertà, alla fragilità e all’esclusione delle fasce deboli che dal 1° gennaio 2024 ha sostituito il precedente e ormai abrogato Reddito di Cittadinanza.

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