Bottiglie di plastica, legname per falò abusivi, pannelli divelti e persino carrelli abbandonati: sulle spiagge di Barletta quella di San Lorenzo è diventata la notte dei rifiuti. Da qualche anno a questa parte, lo scenario con il quale bagnanti e operatori Bar.S.A. si ritrovano a fare i conti la mattina dell’undici di agosto è sempre lo stesso.
Proprio Bar.S.A., in collaborazione con il comando di Polizia Locale e la Capitaneria di Porto, è intervenuta all’alba con operatori che hanno lavorato ben oltre gli orari previsti a causa dell’ingente quantità di rifiuti da rimuovere. In particolare, due squadre dell’azienda che si occupa dei servizi ambientali hanno recuperato oltre 600 kg di legname destinato a falò abusivi. Restituiti, inoltre, ai legittimi proprietari ben 13 carrelli della spesa ritrovati sulla spiaggia.
Il sindaco Cosimo Cannito ha espresso amarezza e disappunto per quella che ha definito come l’«ennesima dimostrazione, da parte di alcuni cittadini, di totale mancanza di rispetto verso i luoghi pubblici, il decoro e in generale nei riguardi della città». Per il primo cittadino, quelle delle spiagge invase dai rifiuti «sono immagini che si commentano da sole. Ancora una volta siamo testimoni di una desolante prova di inosservanza delle regole di convivenza, di una violenta azione vandalica verso i beni della comunità. Perché rovinare i momenti di festa con condotte inaccettabili di cui vergognarsi? Perché dopo occasioni del genere occorre procedere alla mortificante conta dei danni a causa delle norme di civiltà calpestate?».
Il primo cittadino ha poi invitato i responsabili «a riflettere sull’oltraggio compiuto, perché una spiaggia libera trasformata in discarica è una bassezza che degrada anche l’autore del gesto. L’invito a non replicare questi atti viene ancora una volta disatteso, ignorato da tanti che sicuramente hanno una giovane età. Ne consegue un avvilente giudizio, certo non generalizzato, sulle nuove generazioni e sull’educazione impartita in famiglia. Eppure basterebbe poco per rispettare i luoghi, il prossimo e se stessi: dopo una notte di divertimento, basterebbe raccogliere i rifiuti prodotti e smaltirli secondo le regole».
Cannito ha poi rivolto un ringraziamento al personale Bar.S.A. «che si è prodigato per restituire dignità ai lidi, ora completamente ripuliti e sicuri per i bagnanti» ponendo allo stesso tempo l’attenzione su un aspetto in particolare «quando ci si lamenta di Bar.S.A., dei disservizi, quando vorreste una città migliore, pensateci: queste discariche a cielo aperto - ha affermato il sindaco - sono opera dei cittadini. Siamo in presenza di maleducazione dura a morire che non va minimizzata per la giovane età degli artefici che in questo modo hanno anche gravemente sfidato i controlli concordati tra l’amministrazione comunale e la Capitaneria di Porto».
«Il ritorno alla normalità – ha concluso il sindaco – non deve farci dimenticare questa ulteriore barbarie inflitta alla città da chi proprio non riesce a coltivare valori come il rispetto e la civiltà. Peccato, ancora un’occasione perduta».
Quanto avvenuto è stato stigmatizzato anche dal presidente del consiglio comunale Marcello Lanotte, intervenuto, con un post polemico, sui propri canali social. «Di queste immagini - ha affermato Lanotte - cosa ne pensano gli indignati cronici e disfattisti che inondano i social con stucchevoli polemiche? Sarà anche questo colpa di chi amministra Barletta? Come pure le erbacce incolte per tutelare le uova di un uccellino e inesistenti dune. Sperando che le stelle cadenti possano illuminare le menti di molti».
La presidente del consiglio di amministrazione Bar.S.A. Alessia De Finis ha, infine, ricordato come il rispetto degli spazi pubblici sia «un dovere di tutti».