ANDRIA - «La scuola non è uno scarico», «Il Troya lo vogliamo pulito». E poi ancora «Le fogne cedono, noi no!!». Sono solo alcune delle scritte comparse su cartelli e striscioni degli studenti del liceo «C. Troya» di Andria in segno di protesta per i disagi legati alla fognatura della scuola, recentemente saltata con tanto di liquami in vista durante le ore di lezione.
Ieri mattina, poco dopo le 8.30, i ragazzi e le ragazze del liceo classico andriese hanno disertato le lezioni per scendere in piazza ed esprimere il proprio dissenso su una situazione «non più sostenibile e che va avanti da troppo tempo», hanno detto da largo Torneo, luogo di ritrovo. Una fogna troppo datata e pensata per un numero più esiguo di utenti. E quando non regge più, i risultati sono decisamente disgustosi.
Gli studenti del «Troya» non ci stanno e vogliono far arrivare la propria voce a chi di competenza, ovvero la Provincia di Barletta-Andria-Trani. «Come corpo scuola siamo veramente in una situazione disastrosa - ha detto Piernatale Zinni, rappresentate d’istituto -. La fognatura nasce per ospitare solo il liceo classico, circa 60/70 anni fa, quindi per piccole dimensioni. Ad oggi ci sono molti studenti in più, circa ottocento. È un problema ricorrente: quasi ogni giorni le fogne scoppiano, sale tutto, tra liquami e cattivi odori, e i bagni vengono chiusi».
«Il nostro istituto, a livello scolastico e formativo, funziona benissimo, questo lo sappiamo. Però a livello strutturale ci sono tante criticità - ha aggiunto Gaia Sinisi, altra rappresentante d’istituto -. La situazione è diventata insostenibile, motivo per cui abbiamo deciso di fare questa protesta. La problematica va avanti da due, forse tre anni. Noi chiediamo di essere ascoltati, vogliamo far sentire la nostra voce e provare a risolvere il problema».
La dirigente scolastica dell’istituto, Dora Guarino, ha sottolineato che il problema persiste da anni, e già i suoi predecessori si erano interessati alla vicenda. Diverse le interlocuzioni effettuate con la Provincia BAT negli ultimi tempi, un lavoro incessante. Ecco qual è la situazione allo stato attuale: «So che è stato affidato l’appalto ad una ditta, già da questa estate - ha detto Guarino -. Tant’è che l’ingegnere della ditta appaltatrice è venuto a scuola per rendersi conto della situazione. So anche che bisognava redigere il documento di valutazione dei rischi da interferenza, e ancora una volta ci siamo bloccati su questo aspetto burocratico. Non solo. Noi abbiamo anche dato la disponibilità affinché il nostro responsabile per la sicurezza potesse aiutare l’ingegnere della Provincia, o chiunque fosse preposto alla questione. Ma nulla, attendiamo ancora. I mesi passano e i gli studenti non ne possono più, così come tutta la comunità scolastica», ha concluso la dirigente scolastica.