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Canosa di Puglia, la novena per l'Assunta per strada e nei cortili tra la gente

 
Redazione online

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Canosa di Puglia, la novena per l'Assunta per strada e nei cortili tra la gente

foto Ansa

Il parroco: «si avverte il bisogno di speranza»

Sabato 10 Agosto 2024, 12:04

CANOSA DI PUGLIA - Una stradina sconnessa della periferia di Canosa di Puglia, nel nord Barese, allestita come fosse la navata di una chiesa. Sedie in legno o plastica, bianche o marroni, sistemate una accanto all’altra come fossero banchi. Una tovaglia bianca ricamata a coprire un tavolo su cui sono stati sistemati dei fiori, una candela e le ampolline utili alla celebrazione eucaristica. Per il rione che è cresciuto attorno alla chiesa dedicata all’Assunta, ormai è tradizione nei giorni della novena, lasciare la parrocchia e girovagare di strada in strada, di cortile in atrio.
«Da qualche anno, ci prepariamo così all’assunzione di Maria in cielo che si ricorda il 15 agosto», spiega don Michele Malcangio, parroco della chiesa dell’Assunta chiarendo che l'iniziativa affonda le sue radici nel passato della città.
«A Canosa - sostiene - c'è una tradizione molto antica che consiste nell’allestire gli altarini davanti alle abitazioni nel giorno della vigilia della festa dell’Assunta. È un gesto quasi arcaico che alimenta la volontà di portare la devozione vissuta in casa verso la Madonna al di fuori. Ecco perché alla novena classica come normalmente siamo abituati a vederla e viverla, ho pensato a una che fosse in mezzo alla gente, tra le strade perché è qui che si avverte il bisogno di speranza, di sapere che le parole del Vangelo non sono semplici frasi spot di cui ricordarsi al bisogno».
E così tra ventagli, preghiere e fastidiose zanzare si fa comunità «sentendosi proprio a casa», afferma una signora che prega sul cancello della sua abitazione. L’immagine che raffigura l’Assunta, vede una Madonna vestita di bianco e azzurro e con le braccia aperte.
«La bellezza della Madonna è di poterci dare il senso della vera vita, la vita di Dio. Ecco che allora nel quadro, Lei accoglie: ha accolto Gesù e accoglie tutti noi. Ed è la meraviglia della festa dell’Assunta», conclude don Michele. 

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