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Era pronto a uccidere moglie e figlia con un coltello: arrestato 53enne ad Andria

 
Redazione online

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Era pronto a uccidere moglie e figlia con un coltello: arrestato 53enne ad Andria

Duplice femminicidio sventato: la coppia era separata e la figlia maggiorenne. L'uomo, seguito da un centro di recupero per problemi di alcolismo, aveva manifestato le sue intenzioni in alcuni messaggi su Whatsapp

Mercoledì 17 Gennaio 2024, 11:02

ANDRIA - Un duplice femminicidio è stato sventato nei giorni scorsi ad Andria dai carabinieri che hanno arrestato un uomo di 53 anni, pronto a uccidere moglie e figlia. Deve rispondere di maltrattamenti in famiglia, stalking e porto abusivo di coltello. Nei giorni scorsi, il responsabile di un centro di recupero per alcolisti ha segnalato alla Centrale Operativa dell'Arma di aver ricevuto diversi messaggi whatsapp da un utente della struttura, il quale gli ha confidato di trovarsi sotto la casa dove vivono la moglie separata e la figlia maggiorenne, armato e fermamente intenzionato ad ucciderle entrambe. Su indicazione del pubblico ministero di turno della Procura di Trani, l'uomo è stato rintracciato e nel frattempo sono state messe in sicurezza la moglie e la figlia, che fino a quel momento non avevano mai presentato querela.

Sono state immediatamente allertate tutte le pattuglie della Compagnia di Andria per rintracciare l’uomo, bloccato da carabinieri della Sezione Radiomobile, mentre si trovava a bordo della propria auto, nei pressi dell’abitazione delle vittime. Il 53enne, a seguito di una perquisizione, è stato trovato in possesso di un coltello lungo circa 38 centimetri. Ai militari ha confermato espressamente che lo avrebbe utilizzato per uccidere le due donne.

Nel frattempo, acquisita la colpevolezza del pericolo che aveva corso, la moglie ha formalizzato la denuncia-querela nei confronti del marito separato, riferendo che già da tempo subiva, da lui, maltrattamenti ed atti persecutori, con frequenti minacce di morte. L'uomo è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia ed atti persecutori, anche in applicazione della nuova normativa sull’arresto in flagranza differita di cui all’articolo 382 bis codice di procedura penale. Il pubblico ministero della Procura di Trani ha disposto che il 53enne fosse condotto nel carcere di Trani e quindi ha chiesto ed ottenuto dal gip del Tribunale di Trani la misura della custodia cautelare in carcere.

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