BARLETTA - «I dati del secondo monitoraggio ambientale dimostrano come non vi è alcuna responsabilità di Timac nella contaminazione della falda. Per questo, ora che si conoscono i nuovi dati, continuare a riferirsi a quelli del precedente monitoraggio (2016) e alle determinazioni della provincia» Barletta-Andria-Trani «di ben otto anni fa è privo di senso».
Lo ha dichiarato Francesco Salvi, legale dello stabilimento Timac agro Italia spa di Barletta, che produce fertilizzanti, commentando in una conferenza stampa i dati della seconda campagna di monitoraggio svolta da Cnr e Arpa Puglia nel territorio di Barletta.
Lo studio «ha dimostrato che sono presenti sorgenti della contaminazione da metalli pesanti (arsenico, cromo esavalente, nichel, selenio, tallio) e da fluoruri, nitriti, solfati e composti organoalogenati che arrivano dall’entroterra al di fuori dell’area dello stabilimento Timac», rimarca l’azienda evidenziando che «il flusso di falda giunge a via Trani inquinato fino a quando non incontra il nostro sistema di messa in sicurezza ambientale, richiesto dagli Enti locali» e che è stato «implementato a partire dal 2021» dalla società .
«Non possiamo dimenticare che lo stabilimento ha sfiorato la chiusura definitiva con il sequestro (con facoltà d’uso eseguito nel 2016, ndr) imposto sulla base di dati parziali e incompleti e che solo la caparbietà dei vertici aziendali e dei nostri consulenti ha consentito di evitare», ricorda l’azienda che esprime «soddisfazione constatando che anche questa volta quanto sempre dichiarato e sostenuto da Timac trova pieno riscontro negli esiti di questo secondo monitoraggio».
IL COMMENTO DEL SINDACO CANNITO
«Bisogna impegnarsi per cercare l'assassino che inquina l’ambiente: su questa indagine dobbiamo focalizzare la nostra attenzione». Lo ha detto il sindaco di Barletta, Cosimo Cannito, a margine della conferenza stampa indetta dalla Timac agro Italia spa, nel corso della quale sono stati presentati i dati relativi al monitoraggio eseguito da Cnr e agenzia per la protezione dell’ambiente della Regione Puglia (Arpa), relativo all’inquinamento nella zona industriale di via Trani.
«Dobbiamo impegnarci insieme e in maniera sinergica con il Cnr, con la Regione, con l’Arpa e con le aziende che si prestano anche a essere sottoposte a controlli di questo genere - ha aggiunto il primo cittadino - per individuare le cause dell’inquinamento e le responsabilità».
«Stiamo aspettando il piano di caratterizzazione che dovrà avvenire all’interno della cementerai Buzzi Unicem - ha proseguito - dopodiché avremo ulteriori dettagli scientifici per verificare e valutare quali provvedimenti dobbiamo adottare per eliminare questa forma di inquinamento che fa riferimento ai metalli pesanti è prevalentemente riferiti alle acque di falda».
«Devo dare atto che la Timac si è presa una bella responsabilità nello spiegare ai cittadini cosa accade ai nostri terreni e devo anche dire che la mia preoccupazione è sempre quella che questi composti inquinanti possano stare in mare». Lo ha detto il presidente del comitato Operazione aria pulita di Barletta, Michele Cianci, a margine della conferenza stampa indetta dalla Timac agro Italia spa, nel corso della quale sono stati presentati i dati relativi al monitoraggio eseguito da Cnr e Arpa, l’agenzia per la protezione dell’ambiente della Regione Puglia, relativo all’inquinamento della zona industriale di via Trani.
«Dire, come ho sentito dire, che i peziometri (strumenti per la misurazione della pressione dell’acqua di una falda acquifera, ndr) a riva dicono che non c'è nulla - ha aggiunto - non è così. Non c'è nulla in relazione ai metalli pesanti ma bisogna vedere se questi composti esistono e insistono nelle nostre acque e sulle spiagge». «Questo è importante e bisogna farlo urgentemente e immediatamente perché la stagione balneare sta iniziando ed è giusto - ha concluso Cianci - che i nostri bambini vadano serenamente sulle spiagge».
Corvasce (Legambiente Barletta), 'tavolo tecnico su inquinamento'
«Non entro nel merito dei dati perchè non sono un tecnico ma spero che da oggi in avanti il sindaco istituisca un tavolo tecnico permanente in cui possiamo dire la nostra. Un tavolo attraverso cui possiamo incontrarci in maniera cadenzata perchè è l’unico modo per sollecitare le grandi aziende a tenere alta l’attenzione». Lo ha detto Raffaele Corvasce di Legambiente Barletta a margine della conferenza stampa indetta dalla Timac agro Italia spa, nel corso della quale sono stati presentati i dati relativi al monitoraggio eseguito da Cnr e Arpa relativo all’inquinamento della zona industriale di via Trani.
«Mi dispiace che questa iniziativa l’abbia presa la Timac perchè è una iniziativa che avrebbe dovuto prendere l'amministrazione comunale», ha continuato sottolineando che "l'unico dato positivo che riscontro è che finalmente si comincia a parlare tutti assieme».