CANOSA DI PUGLIA - È stata confermata dalla Corte d’Appello di Bari la condanna a dieci anni e otto mesi di reclusione per Andrea D’Alessandro, 50enne di Canosa accusato di tentato omicidio per aver sparato ad altezza d’uomo verso Michele Labroca, 43 anni, mentre si trovavano in piazza Umberto.
I giudici ( presidente Antonio Civita) si sono perfettamente allineati con la sentenza di primo grado pronunciata dai colleghi del Tribunale di Trani il 6 aprile 2022.
Era il 18 maggio 2020 quando tra i due scoppiò una lite in piazza Umberto, a Canosa, davanti ad un circolo ricreativo attorno alle ore 13. Una discussione che precipitò rapidamente. D’Alessandro tirò fuori una pistola ed esplose tre colpi all’indirizzo di Labroca, due proiettili ferirono la vittima alle gambe in maniera grave, mentre il terzo - esploso ad altezza d’uomo - non andò a segno perché Labroca sollevò istintivamente il marsupio che aveva con sé e le chiavi che erano all’interno deviarono miracolosamente la pallottola. Dopo il suo tentativo di uccidere il 43enne, D’Alessandro si diede alla fuga ma venne presto raggiunto dagli agenti del Commissariato.
Il 50enne venne bloccato e sottoposto a fermo su disposizione della Procura di Trani. Sono state le indagini a far emergere con chiarezza quando accaduto quel giorno. Gli inquirenti si sono avvalsi delle immagini delle telecamere di videosorveglianza dislocate nella zona del Castello, istantanee che hanno permesso di ricostruire quegli istanti insieme. Le parti civili erano rappresentate dall’avvocato Mariangela Malcangio.