BARLETTA - «La disposizione emanata dalla tecnostruttura regionale a margine della deliberazione di Giunta numero 412 del 28 marzo scorso, ha determinato un blocco lineare delle assunzioni, tale atto oltre a mettere a rischio le garanzie previste dall’artico 32 della Costituzione, sta determinando una situazione potenzialmente esplosiva per la Regione Puglia ovvero in presenza di un concorso regionale per collaboratori amministrativi concluso con la chiamata dei vincitori per la firma del contratto, rinviata a data da destinarsi dopo tale delibera»: così Luca Lacerenza, portavoce del Comitato idonei concorso unico regionale per collaboratori amministrativi del Servizio sanitario regionale.
«La Regione Puglia - prosegue Lacerenza - si sta esponendo a innumerevoli ricorsi e possibili richieste di risarcimento da parte di tutti coloro che convocati per la firma hanno dato il preavviso di licenziamento e ora si ritrovano senza un lavoro. Letteralmente abbandonati "in mezzo ad una strada"».
Ancora. «Il blocco delle assunzioni vige anche nel caso le stesse rientrino nell’ambito del tetto di spesa assegnato e del relativo Piano del fabbisogno triennale aziendale già autorizzato. Non si è tenuto in nessun conto delle singole individualità delle Aziende ed Enti della sanità pugliese. Non valutando le dotazioni di personale delle singole aziende come le Asl che ad oggi si reggono nel garantire i Livelli ssenziali di Assistenza sul lavoro straordinario, quindi non su personale strutturato ma sulle forze degli operatori che prima o poi fisiologicamente si esauriranno».
La conclusione del portavoce del Comitato idonei concorso unico regionale per collaboratori amministrativi del Servizio sanitario: «Aver vincolato le assunzioni all’autorizzazione della Giunta regionale è stata una scelta molto rischiosa: quali saranno i tempi di risposta della Giunta alle esigenze di cura e di assistenza? I tempi di risposta della Giunta salveranno la Regione dalla possibile pioggia di ricorsi e richieste di risarcimento da parte dei vincitori, che finiranno letteralmente per strada se la situazione non dovesse sbloccarsi nel breve periodo?».
