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Canosa, Anagrafe nel caos: lo sportello per le carte d’identità chiuso per tre giorni

 
ANTONIO BUFANO

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ANTONIO BUFANO

Canosa, Anagrafe nel caos: lo sportello per le carte d’identità chiuso per tre giorni

Ieri lunghe code e proteste. A causare il disservizio pare sia stata l’assenza dell’impiegato. Morra (M5s): «È una grave interruzione di servizio pubblico»

Martedì 07 Febbraio 2023, 13:38

CANOSA - Dopo una lunga interruzione, è ripreso nella mattinata di ieri, il rilascio delle carte di identità. Il blocco ha creato notevoli disagi, vivaci contestazioni e accese proteste dei cittadini, i quali avevano impellente bisogno del documento.

Sembra che a causare il disservizio sia stata l’assenza dell’impiegato addetto al rilascio che, per incomprensibili motivi, non è stato rimpiazzato. Lo spiacevole inconveniente, per le ricadute che ha avuto sulla comunità, ha mandato su tutte le furie la rappresentanza consiliare del Movimento 5 Stelle.

«Il sindaco Malcangio ha creato una grave interruzione di un pubblico servizio. Per questo ho chiesto – ha detto Roberto Morra, consigliere comunale 5 Stelle ed ex sindaco - l’intervento del Prefetto, al fine, anche, di scongiurare tali disservizi». Ed ha proseguito: «L’ufficiale dell’anagrafe è il sindaco, in qualità di ufficiale del governo. L’interruzione di un servizio pubblico si sostanzia in una mancata prestazione di un servizio di pubblica necessità. Oggi l’utilità della carta d’identità non si riduce al solo scopo di accertare l’identità del titolare, ma è strumento indispensabile per accedere al sistema sanitario, agli istituti di previdenza, a procedure amministrative e a tutte quelle situazioni che richiedono una verifica dell’identità, pertanto la sua scellerata interruzione rappresenta un danno per quanti ne fanno richiesta. Si può ipotizzare una sospensione temporanea per ragioni tecniche, ma dubitiamo delle reali motivazioni che hanno portato il sindaco e la sua amministrazione alla chiusura dello sportello per diversi giorni». Ha snocciolato, poi, una serie di considerazioni e critiche: «No, gli attuali amministratori comunali non sono degli incompetenti perché,dove hanno voluto, hanno saputo far funzionare la macchina amministrativa in tempi record. Una su tutte, la partecipazione al bando indetto dal Ministero degli Interni, per il quale i figli di alcuni consiglieri comunali e i candidati di una lista a sostegno del poi eletto sindaco Vito Malcangio hanno ottenuto la candidatura con l’apporto, in tempo record, degli uffici comunali. I permessi di costruire, le modifiche e le varianti ai piani regolatori, gli adeguamenti, lì dove hanno avuto un interesse a portarli avanti, sono stati adottati in pochissime settimane».

Pertanto, a parere di Morra:«Si stanno semplicemente applicando ai loro interessi e a quelli del loro elettorato, fatto di persone che li hanno supportati alle elezioni. Nemmeno nei periodi più bui che ha vissuto la nostra città, come durante il Covid, nonostante le grossissime difficoltà con un virus letale che colpiva e uccideva la popolazione, non risparmiando neppure i nostri dipendenti, i servizi comunali non hanno sospeso l’erogazione dei servizi. Certo, si sono create file agli sportelli, ma lo abbiamo fatto al solo scopo di proteggere i cittadini, evitando l’ulteriore diffondersi dei contagi. Lo ricordo ancora al sindaco Malcangio, a quello stesso sindaco che oggi – ha concluso Morra- ha chiuso quell’ufficio, indispensabile alla popolazione, che, per questi motivi, mi rivolgerò al Prefetto per chiedere un suo intervento e per evitare, in futuro, il ripetersi di tali disfunzioni».

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