ANDRIA - Ventenne andriese finisce in manette per aver estorto denaro ad un prete. Ma il giovane non ci sta a passare per colpevole e va al contrattacco: «Il religioso mi ha fatto delle avances nel corso della confessione».
La vicenda è finita all’attenzione della Procura di Bari, che ha già chiuso le indagini sul giovane presunto estorsore. Del retroscena scabroso – invece – non c’è traccia degli atti processuali. Almeno per ora. Questi i fatti, accaduti all’incirca un mese fa nel capoluogo di regione.
Secondo quanto contestato dal pubblico ministero Giuseppe Dentamaro, che ha firmato l’avviso di conclusione delle indagini, il ragazzo andriese avrebbe chiesto ad un parroco della città metropolitana qualche migliaio di euro, intimandogli che se non avesse assecondato le sue richieste avrebbe reso pubblico un video girato con il telefono cellulare nel corso della confessione: nel filmato avrebbe immortalato alcuni atteggiamenti «affettuosi» del religioso nei suoi confronti.
Pare che il prelato, in prima battuta, abbia effettuato alcuni bonifici, salvo poi decidere di raccontare l’accaduto ai carabinieri e sporgere denuncia. La conseguenza è stata che il 20enne è stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, a firma del gip Francesco Mattiace.
Gli uomini dell’Arma, come da prassi, hanno posto sotto sequestro il cellulare del giovane, sul quale però non c’è alcuna traccia del video. È bene precisare che al momento il prete non è persona sottoposta ad indagini: nella vicenda, così come prospettata, risulta vittima del reato. In un primo momento, il giovane andriese si è avvalso della facoltà di non rispondere in sede di interrogatorio di garanzia, poiché particolarmente scosso a causa della misura restrittiva: ora però, dopo la chiusura delle indagini, ha chiesto di essere sentito per fornire la sua versione dei fatti, alla presenza degli avvocati Raffaele Losappio e Giangregorio De Pascalis. Il giovane, attualmente detenuto nel carcere di Bari, sostiene che il prete gli abbia dato dei baci sulla guancia e poi avrebbe cercato di baciarlo sulla bocca. Episodi dei quali – è il caso di ribadire – al momento non c’è alcuna prova.