BARLETTA - Le reazioni sono state un misto di stupore e incredulità: «Ma perché stanno sostituendo lo spartitraffico lungo la litoranea di Levante, dal molo fino all’incrocio con viale della Misericordia?». Già, perché? L’apertura del cantiere ha colto di sorpresa i barlettani, che si affacciavano ieri da quelle parti, dopo la giornataccia (meteorologicamente parlando di lunedì, quando hanno avuto inizio i lavori). Solitamente, d’altronde, come è accaduto anche nei giorni scorsi, non manca un comunicato del Comune per segnalare tipologia dell’intervento e strade interessate. Stavolta, no. Perché?
Quello che si può sapere, come da determina dirigenziale del 13 luglio scorso (quando il sindaco Cosimo Cannito presentava la prima giunta del suo secondo mandato), è che è in corso «un intervento di rifacimento ex novo dello spartitraffico verde di viale Regina Elena, dal molo di Levante a viale della Misericordia per una lunghezza di circa 400 metri». Costo oltre 100mila euro (100.190 euro oltre Iva al 22%, per la precisione). Lavori a cura della Multiscavi srl di Andria, assegnati con affidamento diretto, dopo l’espletamento di una indagine di mercato a cura del Comune che ha visto la partecipazione anche dell’impresa Sassi Strade srl di Matera e della Co.Gen.srl di Andria. Si legge nella determina sottoscritta dal responsabile unico del procedimento, geom. Ruggiero Leone, e dal dirigente al Settore Lavori pubblici e manutenzioni, ing. Francesco Lomoro: «Il Ministero dell’Interno ha assegnato ai Comuni del contributo per investimenti finalizzati alla manutenzione straordinaria delle strade comunali, dei marciapiedi e dell'arredo urbano. Nello specifico, al Comune di Barletta sono stati assegnati 160mila euro per l’annualità 2022 e 80mila per l’annualità 2023. Relativamente all’annualità 2022, il Comune intende procedere ad un intervento di riqualificazione di viale Regina Elena, mediante il rifacimento dello spartitraffico, attualmente in condizioni di notevole degrado a causa di numerosi interventi ai sottoservizi operati nel corso degli ultimi anni con la conseguente variazione dell’altimetria della livelletta stradale, mediante fornitura e posa in opera di vasche/fioriere da integrarsi con la piantumazione di fioriture stagionali oltre che con il recupero e la messa a dimora dei palmizi esistenti oggetto di recupero».
Il progetto dell’Ufficio tecnico è stato approvato il 23 giugno dal commissario prefettizio Francesco Alecci. Ma è proprio certo che l’area cui dare prioritariamente attenzione fosse proprio quella dello «spartitraffico verde» a Levante? E ipotizzarne uno meno invasivo (e meno costoso) era proprio impossibile?