TRANI - Più che l’effetto mare che le aveva corrose, le ringhiere da sostituire sul lungomare Cristoforo Colombo, lungo la salita che da Capo Colonna conduce al monastero, risentono dell’effetto guerra. Infatti il costo delle materie prime, soprattutto con riferimento ai metalli, sta vertiginosamente aumentando e così, tra un affidamento diretto di alcuni mesi fa prima dell’inizio del conflitto, e l’odierno atto di indirizzo della giunta comunale (dal quale a breve sarà emanata una procedura ad evidenza pubblica) la differenza dei costi appare notevole, nell’ordine di almeno 40.000 euro rispetto a quello che ci sarebbe dovuto pagare prima dell’inizio del conflitto.
Alcuni mesi fa, quando ancora erano in pieno svolgimento i lavori del ripascimento di quel tratto di litorale, oggi trasformato in una spiaggia di ciottoli, 9 moduli di ringhiera rotti (ed alcuni persino finiti in mare a seguito dei lavori) erano stati sostituiti al costo di circa 900 euro, ciascuno con un affidamento diretto ad una operatore del luogo di 7.500 euro, manodopera compresa.
Oggi la giunta comunale approva un atto di indirizzo per la sostituzione di 44 moduli ed il recupero di 37, per un totale di 81, e sulla base del computo metrico elaborato dall’Ufficio tecnico prevede un totale del progetto di 127.000 euro ed un importo a base di gara per lavori di 101.000 euro.
Il costo di ciascun modulo è schizzato a 1338 euro e così, mentre con un semplice calcolo di proporzione matematica l’importo a base di gara sarebbe dovuto essere di 67.500 euro, sulla base dell’aumento delle spese e di tutto quanto il resto che il computo metrico ha considerato, per realizzare i lavori si partirà da 101.316 euro.
Secondo l’assessore ai lavori pubblici, Fabrizio Ferrante, «questa somma potrebbe addirittura non essere sufficiente affinché almeno un operatore si presenti alla gara - afferma preoccupato - perché i costi delle materie prime stanno talmente lievitando che nei prossimi giorni, se dovessero ulteriormente aumentare, gli operatori potrebbero farsi due calcoli e valutare di non partecipare piuttosto che rimetterci».
In ogni caso, ecco in cosa consiste esattamente il progetto. La prima parte riguarda la realizzazione di 44 nuove ringhiere, identiche per geometria e dimensioni a quelle esistenti, composte in lega acciaiosa particolarmente idonea per la resistenza agli agenti marini, dello spessore di 2 centimetri, che verrà tagliata a laser per la realizzazione della geometria, trattamento della zincatura a caldo e verniciatura a caldo a polvere con colore a scelta della direzione lavori.
La seconda parte consiste nel recupero di 37 pannelli che saranno trasportati in officina, puliti, sabbiati e spazzolati dei residui di vernice e delle parti ossidate, fino ad arrivare alla superfice metallica pulita. Seguirà l’integrazione delle parti mancanti, ove necessario, mediante saldatura e trattamento superficiale con zincatura a caldo, verniciatura a caldo a polvere con colore a scelta della direzione lavori.
Con l’ultimazione di questi lavori l’intero tratto oggetto dell’intervento di ripascimento sarà stato rimesso completamente a nuovo. Ed anche i cittadini a passeggio potranno farlo nella massima sicurezza dopo che, a margine della realizzazione della spiaggia di ciottoli, è stata realizzata una ben più ampia e sicura scala di accesso al mare, nonché ripulito e messo in sicurezza il paramento murario al di sotto delle ringhiere da sostituire. Di certo, «lo stato attuale delle ringhiere ornamentali ubicate su quel tratto - conferma Ferrante - necessitano di una completo ripristino, poiché sono completamente arrugginite e indecorose per l’arredo urbano, esposte come sono agli agenti meteo/marini che le hanno ridotte in cattivo stato di conservazione».