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Carcere di Trani, detenuto aggredisce agente di polizia penitenziaria

 
Aldo Losito

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Aldo Losito

Carcere di Trani

Pilagatti (Sappe): «Personale carente e sotto stress. Proclamato lo stato di agitazione a livello regionale»

Venerdì 29 Aprile 2022, 12:36

12:45

TRANI - Il carcere di Trani torna agli onori della cronaca per un altro episodio di violenza perpetrato ai danni degli agenti di polizia penitenziaria. A denunciare l'ultimo episodio accaduto nella mattinata di ieri 28 aprile è il Sappe, il sindacato di Polizia Penitenziaria. «Il protagonista è stato un giovane detenuto di 24 anni di origini andriesi, in carcere da poco tempo nel nuovo reparto, che con fare minaccioso ha preteso di effettuare un colloquio che non gli spettava - scrive il segretario nazionale del Sappe, Federico Pilagatti -.  A nulla è servito l’intervento del responsabile del reparto che di fronte alle intemperanze del
detenuto, ha cercato di spiegare, in maniera pacata, le motivazioni di tale diniego. Per tutta risposta il detenuto in questione lo ha aggredito dandogli uno schiaffo, per poi riversare la sua rabbia verbale nei confronti del poliziotto che gestiva la sezione. Non contento di ciò, ha continuato a sfogare la sua violenza, devastando il corpo di guardia compresi dei monitor. Purtroppo in certi momenti da una scintilla può esplodere un incendio e quindi una rivolta, e forse era questo che aspettavano i detenuti del reparto qualora il 24enne fosse stato allontanato con immediatezza e con la forza dalla sezione, a seguito dei gravi fatti di cui si era reso responsabile. Invece no, soffocando le legittima reazione, ancora un volta con professionalità, coraggio e spirito di
abnegazione i poliziotti capeggiati dal comandante di reparto, hanno prima calmato la situazione riportando
la legalità all’interno del reparto, e poi in un momento successivo hanno preso i provvedimenti del caso».

La questione che torna di attualità è la carenza di personale, e il Sappe proclama lo stato di agitazione. «Ma come si può accettare che un organico di polizia penitenziaria previsto per gestire di 250 detenuti, si debba occupare di oltre 400 ristretti? - conclude Pilagatti -. E’ perché il DAP (Dipartimento Amministrazione Penitenziaria) ha voluto aprire il nuovo padiglione detentivo di circa 200 posti, senza inviare personale di polizia penitenziaria? Nei giorni scorsi il Sappe, aveva anche chiesto al provveditore regionale di chiudere la sezione semiliberi che offende la dignità di chi ci lavora e la privacy di detenuti. Invece, la sezione è ancora aperta contro ogni logica e dignità umana. Proprio per questo il Sappe proclama lo stato di agitazione che avrà la sua fase cruciale mercoledì con una manifestazione regionale (già prevista) davanti al carcere di Taranto, e poi giovedì 5 maggio in occasione dell’arrivo a Trani del nuovo capo del DAP dottor Carlo Renoldi, a cui chiederemo interventi concreti per il carcere di Trani e per le carceri della regione, al fine di spezzare questa spirale di prepotenza e violenza che attanaglia il penitenziario. Ormai i poliziotti di Trani demotivati, stanchi e sottoposti a grande stress psicofisico non c’è la fanno più,
per cui si aspettano delle risposte concrete, in caso contrario presenteranno in massa e per protesta,
richiesta di dimissioni immediate».

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