CANOSA - Allarme rapine anche a Canosa. Il “coprifuoco” quale misura anti-covid sta creando le giuste condizioni ai malviventi per fare irruzione nelle case isolate di periferia, abitate preferibilmente da anziani. E' successo la notte scorsa in zona via Barletta, quando è stata presa di mira la casa abitata da una coppia di anziani.
Al primo piano di una delle palazzine alla estrema periferia, i rapinatori (almeno in quattro) con il volto travisato, hanno fatto irruzione dal retro, intorno alle 2 di notte. Hanno immobilizzato i due anziani, per poi cercare denaro e gioielli all'interno dell'abitazione.
Non contenti, i malfattori hanno anche messo a soqquadro la cantina, cercando qualche altro oggetto di valore. Semplice la fuga in una città deserta non solo per l'orario ma anche per le restrizioni legate al virus.
I due anziani durante il giorno sono sempre assistiti dai figli, ma la notte restano da soli. Abitudini probabilmente ben note ai rapinatori, che pare abbiano studiato nel dettaglio tempi e modi per l'irruzione nella casa dei malcapitati. Per fortuna, solo un grande spavento per i due anziani ma nessuna seria ferita. Sull'episodio indagano i carabinieri della stazione di Canosa che stanno anche analizzando i filmati delle telecamere di videosorveglianza presenti in zona.
La rapina avvenuta a Canosa è molto simile a quella accaduta poco più di un mese fa ad Andria. Anche in quel caso fu presa di mira un'abitazione isolata in periferia e abitata da una coppia di anziani. In quel caso, però, l'azione del rapinatore si concluse con la morte della donna, che urtò la testa in fase di caduta, durante i concitati momenti dell'azione criminale.
Alla vigilia del nuovo lockdown natalizio, il pericolo di rapine in case di anziani torna ad essere un serio problema nella sesta provincia.