“Ho suggerito al presidente Bardi di premere l’acceleratore in due settori, l’agricoltura e la sanità perché dobbiamo dare risposte e non solo fare comunicazione”. Marcello Pittella, presidente del Consiglio regionale lucano, è netto quando gli si chiede se serva un cambio di passo alla Giunta regionale. Nel giorno in cui, con l’Ufficio di presidenza del Consiglio Regionale, traccia il bilancio del primo anno di attività, lui richiama la maggioranza sulle criticità che attanagliano il mondo agricolo ed il comparto sanitario. “Cambiare gli assessori? Mi appassionata poco, sicuramente questo lo deve decidere il presidente, perché sono nomine fiduciarie, ed i partiti. A noi di Azione non interessa, interessa che si facciano le cose. Si sta predisponendo il nuovo Piano sanitario ma dobbiamo discutere del Piano sanitario, dobbiamo conoscerlo?. E se questo non avviene? – dice - Non è una polemica, è uno stimolo a dire facciamo questo incontro, facciamo questo approfondimento, se no io che rispondo sul piano sanitario? La mia idea non quella che si sta predisponendo. Penso che sia giusto così anche sull’agricoltura. Quanto ha utilizzato la Puglia? Chi ce lo deve dire se non l’assessore di riferimento? E’ uno stimolo all’assessore a fare di più” Un ruolo quello del presidente del Consiglio che Pittella vuole svolgere “fino in fondo”. “Perché credo che sia importante e da questo ruolo proviamo a garantire i cittadini ad essere di stimolo nei confronti della Giunta perché facciamo i controlli. Ovviamente per fare i controlli oltre alla programmazione abbiamo bisogno di uffici nutriti di personale” spiega, ricordando anche l’impegno che lui ed i suoi colleghi, i vice presidenti Maddalena Fazzari (FdI) ed Angelo Chiorazzo (Bcc), e la consigliera segretaria Viviana Verri (M5S) avevano preso per rendere più concreto il ruolo del Consiglio Regionale. “il Consiglio regionale deve poter riappropriarsi di una sua autorevolezza, determinata da una maggiore agibilità e dal recupero di un minimo di autonomia rispetto alla Giunta, per poter svolgere le proprie funzioni in modo più efficace” aggiunge il presidente Pittella. Insomma, un Consiglio che vuole far sentire la propria voce e che in un anno vanta 91 iniziative sostenute, 20 sedute, 50 delibere e 41 decreti del presidente tra cui quelli che hanno definito l’istituzione dell’Osservatorio regionale sulla legalità e quello sulla valorizzazione dei beni ed aziende confiscati alla criminalità organizzata.”E’ stato un anno intenso in cui non abbiamo mai fatto mancare il nostro impegno perché il ruolo del legislatore è quello di aiutare il governo a fare delle scelte vicine al territorio” commenta la vice presidente del Consiglio Maddalena Fazzari. “A seguito delle ovvie differenze di vedute politiche su alcuni punti spesso c’è stato un no delle opposizioni, ma su tante altre iniziative si è registrata l’unanimità dei consensi e ne voglio ricordare due: l’istituzione dell’Osservatorio regionale sulla legalità e dell’Osservatorio regionale per la valorizzazione dei beni ed aziende sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata” aggiunge il vice presidente Angelo Chiorazzo, mentre la consigliera segretaria Viviana Verri (l’altro consigliere segretario l’azzurro Gianuario Aliandro era assente per motivi personali) ricorda come “sia delicato il ruolo dei consiglieri d’opposizione perché sono il traid d’unione tra la maggioranza e l’opposizione”. “Va rafforzata l’attività ispettiva ed occorre rafforzare la centralità del Consiglio regionale in termini qualitativi” conclude Verri. Infine la necessità di potenziare dal punto di vista del personale le strutture amministrative” è emersa dalle parole del direttore generale Nicola Coluzzi.

Il presidente del Consiglio regionale: risposte su agricoltura e sanità
Mercoledì 23 Luglio 2025, 11:13