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Abiti medievali a Forenza  Esposizione tra arte e storia

 
Abiti medievali a Forenza  Esposizione tra arte e storia

Sabato 27 Febbraio 2010, 15:29

02 Febbraio 2016, 21:28

di ELIANA CLINGO 

«Identità Visibile», la mostra di abiti medievali, foto e video storici, apre i battenti e resterà aperta fino al 2 marzo a Forenza presso la sede dell’Anspi. Un progetto, quello di Identità Visibile nato dal programma d’inclusione sociale della cittadinanza solidale, di concerto tra l’amministrazione comunale, l’Apof –Il, l’Anspi, la Provincia di Potenza e la Regione Basilicata, che è stato ampiamente illustrato nel corso del convegno che si è svolto ieri nella pinacoteca del convento del SS Crocifisso. «Con questo progetto, l’Apofil segna un vistoso cambio di direzione dal consueto modo di intendere la cittadinanza solidale - ha spiegato la direttrice Giovanna Bochicchio – infatti, partendo da una profonda analisi del territorio abbiamo avanzato al comune una proposta formativa più adeguata al tessuto sociale e ad un potenziamento dei percorsi già intrapresi dalla politica locale». È ormai tradizione consolidata e ampiamente conosciuta quella del corteo storico a Forenza, che narra le gesta di Ugo dei Pagani (fondatore dei Templari) e che porta nel comune bradanico durante il ferragosto, molti turisti provenienti anche dalle regioni limitrofe. 

«Nell’allestimento del corteo - spiega il sindaco Mastrandrea – è proprio il costo dei costumi (molti sono affittati) ad assorbire la maggior parte della spesa di tutta la manifestazione». Nasce da questa considerazione la proposta Apof che ha dato ai 9 partecipanti al corso di 200 ore, rudimenti di tipo sartoriale, formando figure lavorative che potrebbero essere impiegate success ivamente. Così durante la prossima edizione del corteo storico quattro personaggi storici vestiranno altrettanti abiti, made in Forenza, interamente cuciti e ricamati a mano. La cucitura degli abiti ha permesso di riscoprire un vecchio mestiere, adoperando tecniche manuali di ricamo e cucito che affondano le radici molto lontano ma che fanno intravede un futuro possibile quello di diventare la boratorio sartoriale che possa soddisfare una possibile richiesta proveniente da manifestazioni anche dei comuni limitrofi che utilizzano costumi d’epoca per le proprie rappresentazioni. La cittadinanza solidale, infatti, a Forenza non è stata più intesa come elargizione di un contributo a persone svantaggiate ma ha cercato di porre le basi per un possibile lavoro, fondandosi sulla tradizione medioevale che da oltre 10 anni Forenza sta percorrendo. Un plauso per l’idea e la valorizzazione di capacità locali arriva dal presidente Apof, Giansanti e dall’assessore provinciale alla formazione, Rossi, che hanno sottolineato la validità del progetto che confezionando qualcosa di immediatamente fruibile, può essere d’esempio per altre realtà, un modello su come impiegare ed investire i finanziamenti di cittadinanza solidale e di altri programmi formativi, tesi non solo ad erogare finanziamenti ma a realizzare qualcosa di concreto e pecul iare.
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