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Il caso
02 Febbraio 2010
POTENZA - In passato la località Vigne di Viggiano era considerata un’oasi. Il luogo ideale per coltivare la vite dalla quale si produceva il vino doc «Terre d’Alta Val d’Agri». Ma, da quando proprio lì, a due passi dai vigneti, è sorto il Centro Oli, le cose sono cambiate. I raccolti sono diminuiti. Il vino non è più quello di una volta. E l’aria, gradevole e pulita, è irrespirabile. Così nel 2001, un comitato, composto da 100 famiglie di Viggiano, ha denunciato l’Eni.
E, ieri mattina davanti al giudice monocratico del Tribunale di Potenza, Lucia Gesummaria, il presidente del comitato, il geometra Giuseppe Giordano, ha spiegato le cause della denuncia in seguito alla quale sono stati rinviati a giudizio Gianfranco Amici, Aldo Rovere e Carlo Femiani, responsabili, dal 2001 al 2004, del «Distretto di produzione Val D’Agri», per aver disturbato il «riposo e le occupazioni» degli abitanti di Viggiano in particolare di coloro che risiedevano nei pressi della raffineria, e Stefano Maione, Luigi Lusuriello e Carlo Vito Russo, i primi due responsabili e il terzo tecnico, dal 2001 al 2004, del progetto di costruzione del «Centro Oli di Val D’Agri», perché avrebbero immesso nell’aria fumi e gas «atti ad offendere, imbrattare e molestare» gli abitanti.
Negli anni, stando a quanto ha riferito Giordano interrogato dal vice procuratore onorario Patrizia Salvia, che in aula rappresentava l’accusa, e dall’avvocato di parte civile, Antonello Coppola, su sollecitazione del Comune e dei cittadini, l’Arpab ha fatto dei rilievi in quella zona e ha attestato la presenza di un livello di inquinamento acustico superiore ai livelli consentiti, soprattutto di notte.
Quindi all’Eni era stato proposto di istallare dei pannelli fono acustici, ma nulla è mutato. Ad essere danneggiati però non sarebbero stati solo gli abitanti ma anche gli esercenti. Infatti, nei pressi del Centro Oli sorgono degli alberghi che hanno visto calare in modo impressionante le prenotazioni e le presenze. Quindi oltre a 60 famiglie anche i proprietari di 3 strutture alberghiere di Viggiano si sono costituiti parte civile. L’udienza è aggiornata al 19 maggio. [v.smald.]
Aggiornamento:
Con sentenza del 16 giugno 2015 il tribunale di Potenza ha assolto tutti gli imputati da ogni accusa perchè il fatto non sussiste.
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