SONDRIO - Infortunio mortale questo pomeriggio nel cantiere Anas per la realizzazione della nuova tangenziale di Tirano (Sondrio), in Valtellina, una delle opere progettate nell’ambito dei giochi olimpici invernali di Milano-Cortina 2026. Al momento ancora da chiarire la dinamica dell’incidente che ha provocato la morte di un operaio di 65 anni, nonostante il tempestivo intervento dei medici e dei sanitari delle ambulanze di Areu. La tragedia è avvenuta in territorio comunale di Bianzone, il cantiere edile era stato visitato dal vicepremier Matteo Salvini due giorni fa. Informata la Procura di Sondrio, diretta da Piero Basilone, che ora indaga sull'accaduto. La vittima risiedeva in Basilicata e operava nel cantiere dove l’appalto è stato vinto da un’impresa piemontese.
«La catena di morte dei lavoratori lucani - ha aggiunto Tortorelli - non si spezza. Quella di Briamonte si aggiunge a quella dei due lavoratori morti a Calenzano in Toscana, a seguito dell’esplosione nel Centro Eni, e ad altri due che sono morti nei mesi di ottobre e novembre fuori regione rispettivamente in provincia di Terni e in un cantiere del Bolognese. Proprio oggi durante il Consiglio regionale Uilm abbiamo ricordato le vittime di Calenzano e rilanciato la mobilitazione per la sicurezza dei lavoratori. Non possiamo e né vogliamo tenere il conto delle stragi sul lavoro».
Il segretario lucano della Cisl, Vincenzo Cavallo, ha messo in evidenza che «saranno gli inquirenti ad accertare l’esatta dinamica di questo incidente e le relative responsabilità, ma come forza sindacale non possiamo rimanere in silenzio di fronte all’ennesima tragedia che colpisce un lavoratore e fa sprofondare nel dolore una famiglia e una comunità. Non è accettabile che tanti, troppi lavoratori - ha proseguito - siano costretti a lavorare in età avanzata, spesso con mansioni fisicamente logoranti e senza tutele adeguate al loro status anagrafico. La terribile escalation di questi giorni ci avverte che siamo di fronte ad una vera e propria emergenza infortuni che va affrontata con mezzi straordinari, tra i quali una revisione del sistema pensionistico che sollecitiamo da tempo e che non può più attendere. È nostro dovere come società fare tutto il possibile per garantire che nessuno debba più pagare con la vita il prezzo del troppo lavoro. Nell’esprimere il nostro profondo cordoglio alla famiglia della vittima - ha concluso Cavallo - assicuriamo il nostro impegno affinché tragedie come questa e come quelle che l’hanno preceduta non siano dimenticate, ma diventino occasione per un cambiamento concreto delle condizioni di lavoro nel nostro Paese».