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Basilicata, le Rsa ad un passo dal fallimento: sono 4mila gli assistiti a rischio sfratto

 
ANTONELLA INCISO

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ANTONELLA INCISO

Basilicata, le Rsa ad un passo dal fallimento: sono 4mila gli assistiti a rischio sfratto

Un comparto, ormai divenuto essenziale, ma, da tempo, al centro di una crisi economica importante

Venerdì 09 Agosto 2024, 14:45

Quattromila persone assistite, duemila operatori e novantadue case di riposo sparse tra i comuni lucani. Sono i numeri dell’assistenza agli anziani ed ai fragili in Basilicata. Un comparto, ormai divenuto essenziale, ma, da tempo, al centro di una crisi economica importante. Le rette pagate dagli anziani assistiti, infatti, non bastano a sostenere il settore. E questo a fronte di una domanda sempre più in crescita. Da tempo, Vincenzo Clemente, presidente dell’Associazione regionale delle strutture socio-assistenziali della Basilicata, lo ripete. Lo ha fatto anche nell’ultima audizione in Quarta Commissione consiliare ma ora a sostenere il grido d’aiuto del comparto c’è anche una mozione presentata - nel corso di una conferenza stampa - dal capogruppo di “Basilicata casa comune” Giovanni Vizziello, e sostenuta dagli altri consiglieri regionali del centrosinistra. Un provvedimento che chiede, da un lato, “di aumentare il numero dei posti letto per gli anziani nelle strutture residenziali e semiresidenziali” e dall’altro di “adottare iniziative di sostegno economico rivolte a Rsa, case di riposo e ad altre strutture analoghe” . Impegni importanti a fronte di un comparo che – come sottolinea Clemente – “è alla canna del gas” e rischia il fallimento.

“Chiediamo che la Regione emani un regolamento per l’accreditamento. Quello che è stato, recentemente, approvato dalla Giunta non rispecchia quella che è la nostra domanda perché non riconosce alcuna quota di carattere sanitario pur facendoci fare delle attività sanitarie all’interno delle strutture” precisa il presidente dell’Associazione delle case di riposo che non nasconde come siano “già tutti alla canna del gas” e stiano “per consegnare tutti i registri in Tribunale”.

“Stiamo tutti per chiudere perché non possiamo farcela a sostenere i costi” aggiunge Clemente che, per dare forza al suo ragionamento, evidenzia i numeri. “Per assistere 25 anziani una struttura ha bisogno di 17 figure professionali. Se si capisce che un anziano non può andare oltre i mille, milleduecento euro di fondi di cui dispone e con questi dobbiamo pagare 17 persone con 30mila che sono più o meno gli incassi è evidente che non possiamo farcela” conclude il presidente. A fronte di questi numeri con la sua proposta il capogruppo di Bcc, Vizziello, spinge per avere soluzioni. ” L’attuale quadro della situazione, oltre a far registrare una carenza di posti letto nelle strutture residenziali e semiresidenziali regionali, determina un aggravio di costi sulle famiglie sui cui pesa anche l’aumento dei prezzi energetici ed alimentari. Pertanto, è necessario che la Giunta regionale assuma l’impegno di adeguare l’offerta di servizi di continuità assistenziale alla domanda dei territori” commenta il consigliere Vizziello. Ed alle sue parole si aggiungono quelle del consigliere del Pd Roberto Cifarelli, secondo cui “la proposta costituisce lo spunto per una discussione più approfondita in Consiglio regionale. “Occorre intervenire sul Piano sociosanitario e assistenziale e assicurare una distribuzione più equa delle strutture sanitarie sul territorio” precisa Cifarelli che auspica una risoluzione condivisa tra maggioranza e opposizione. Per il capogruppo di Avs-Psi-LBp, Bochicchio è necessario “rafforzare Rsa e altre strutture per gli anziani, prevedendo iniziative di sostegno economico da parte del governo regionale” mentre per il capogruppo del Pd Piero Lacorazza “occorre prendere atto della piramide demografica effettiva in Basilicata, puntando sulla “silver economy” e su iniziative innovative, come ‘le Cure paesane’, oltre che su servizi tecnologici come telemedicina e telecontrollo”.

“Sulla sanità bisogna fare un discorso complessivo e organico, dal domicilio fino all’ospedale, attraverso un Piano che prenda in considerazione tutte le istanze della comunità” chiede il vice presidente del Consiglio, Angelo Chiorazzo (Bcc) così come per le consigliere pentastellate, Alessia Araneo e Viviana Verri, considerato che la “terza età è l’età maggiormente presente in Basilicata si devono programmare nuovi investimenti per garantire livelli appropriati di supporto e prestazioni”. Insomma, con la mozione di Bcc i consiglieri del centrosinistra chiedono interventi al governo regionale. Serve farli presto, però. Perché come ripete ancora Clemente : “Siamo alla canna del gas”.

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