Comincerà il prossimo 22 luglio la raccolta firme per il quesito referendario contro l’autonomia differenziata, organizzata in Basilicata dal Comitato referendario che ha messo insieme le due province di Potenza e Matera. Durante un incontro con i giornalisti, che si è tenuto stamani nel capoluogo lucano, sono state illustrate le ragioni che muovono in Italia l’iniziativa tesa ad opporsi al decreto Calderoli. «La legge - hanno detto i promotori - aumenterà i divari territoriali, spaccherà l’Italia, peggiorerà le diseguaglianze sociali, impoverirà il lavoro, penalizzerà le aree interne, frenando lo sviluppo».
«Abbiamo avuto in Basilicata - ha detto il portavoce, il segretario regionale del Pd, Giovanni Lettieri - un numero tale di adesioni che supera abbondantemente le 34 sigle nazionali. Bisogna andare oltre i perimetri politici e ideologici perché si tratta di una legge 'spacca Italià. La Basilicata - ha concluso - subirà un indebolimento su tutti i settori primari, in specie su sanità, trasporti e scuola. Dopo lo sforzo della raccolta firme, punteremo sui riformisti per una battaglia comune e per portare al voto 26 milioni di italiani. E l’Italia nelle occasioni importanti ha sempre superato gli steccati ideologici, decidendo per la cosa giusta».