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Rifiuti dispersi nei fiumi: in Basilicata l’Agri è tra i più puliti d’Italia

 
Giuseppe Pomarico

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Giuseppe Pomarico

Rifiuti dispersi nei fiumi: in Basilicata l’Agri è tra i più puliti d’Italia

Il fiume Agri

Ricerca condotta dall’Ispra: abbonda la plastica, meno i metalli e la cartamonitoraggio fluviale

Martedì 24 Ottobre 2023, 13:40

13:41

Nei giorni scorsi sono stati presentati dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra) i risultati del monitoraggio di rifiuti dispersi su 12 fiumi italiani tra cui l’Agri, in Basilicata. Lo studio, della durata di 12 mesi, ha visto la collaborazione tra Ispra e la Fondazione Sviluppo Sostenibile e Nauta srl e ha permesso di misurare e catalogare i macro rifiuti galleggianti di grandezza maggiore di 2,5 cm su 12 fiumi in Italia: Adige, Agri, Magra, Misa, Neto, Ombrone, Pescara, Po, Reno, Sarno, Simeto e Tevere. I risultati preliminari evidenziano che i fattori che più influenzano la presenza dei rifiuti dispersi negli ambienti fluviali derivano da insediamenti urbani. L’attività è inserita all’interno dell’Accordo Operativo tra il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ed Ispra nell’ambito dei monitoraggi per la Direttiva Quadro sulla Strategia Marina ed ha l’obiettivo di aumentare le conoscenze sull’origine e le modalità di arrivo dei rifiuti in mare, arricchendo l’esperienza già maturata da ISPRA in 8 anni di monitoraggio dei rifiuti fluviali alla foce del Tevere.

Per un anno, seguendo un protocollo di ricerca sistematico, sono stati raccolti dati relativi al trasporto di macro litter (i rifiuti grossolani) da parte dei fiumi da postazioni fisse su ponti, localizzati in prossimità della foce. Sono state inoltre studiate le dinamiche di spostamento degli oggetti nei fiumi prima del loro arrivo al mare, rilevando il percorso e la velocità media, grazie all’utilizzo di tracciatori GPS inseriti in contenitori che simulano il comportamento di plastiche galleggianti trasportate dall’acqua.

Tra tutti i corsi d’acqua presi in esame, il fiume Agri è quello che ha fatto registrare il minor numero di macro litter, con il passaggio di meno di 1 oggetto/ora. Bene anche il Neto e l’Ombrone. Il fiume che ha registrato invece i valori più elevati di rifiuti veicolati a mare è il Sarno (in media quasi 66 oggetti/ora), seguito dal Po e dal Magra.

La larga maggioranza (circa l’85%) degli oggetti avvistati sono costituiti da materiali di plastica, seguiti dagli oggetti di carta (circa 5%) e di metallo (3%). Inverno e primavera le stazioni con il maggior numero di oggetti avvistati. I rifiuti derivano in prevalenza da attività legate alla produzione e consumo di alimenti, anche se per molti oggetti non è stato possibile identificarne l’uso originale a causa della dimensione estremamente ridotta dei frammenti rilevati. I tracciatori rilasciati nei fiumi hanno invece evidenziato come lo spostamento sia quasi sempre intermittente, con un forte effetto di intrappolamento lungo il corso del fiume. I rifiuti vengono nuovamente mobilizzati da significative variazioni di portata, ma generalmente compiono percorsi brevi, fermandosi in numerose aree di accumulo differenti prima di giungere a mare. I monitoraggi proseguiranno, anche il coinvolgimento del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente e permetterà di avere i trend dei quantitativi di rifiuti dispersi nei fiumi, per meglio organizzare le azioni necessarie per una loro riduzione.

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