BALVANO (Potenza) - Non solo nocciole lucane per «alimentare» la crema più famosa del mondo. Il rapporto della Nutella e la Basilicata - che ospita a Balvano uno stabilimento della Ferrero - diventa sempre più stretto. Il gruppo alimentare ha promosso un progetto - in collaborazione con l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo - che riguarda il turismo «gastronomico» coniando un nome ad hoc che evoca merende intergenerazionali: «Pane & Nutella». È un viaggio nel gusto e nella tradizione regionale italiana, una vera e propria lente di ingrandimento sui pani d’Italia per riscoprire le origini, la storia e le caratteristiche non solo di un prodotto che consumiamo quotidianamente (e che troppo spesso diamo per scontato), ma anche di un vero e proprio mestiere: un’arte che porta alla luce una maestria antica, tante differenze sia tra le diverse tipologie e varietà regionali, ma anche tra i diversi forni e le differenti manualità, perché il pane è un elemento vivo, che viene personalizzato da chi lo prepara. L’obiettivo è valorizzare la ricchezza e la varietà regionale dei pani italiani che con Nutella hanno in comune la semplicità, la cura e la passione.
Per quanto riguarda la Basilicata, Ferrero ha puntato sul pane casereccio, un prodotto che celebra la socialità. La sua unicità infatti - sottolinea il gruppo alimentare - deriva proprio dal ruolo che la panificazione aveva un tempo, ovvero quella di elemento di socialità prima che di mera alimentazione. La preparazione di questo pane era infatti molto lunga e richiedeva vari giorni di lavorazione e riposo. Questo ha permesso al tempo di donare al pane le sue principali caratteristiche che ancora oggi sono rimaste inalterate: un impasto di semola di grano duro, acqua di sorgente, lievito madre e sale; una forma tondeggiante; una crosta mediamente scura, ruvida e croccante; una mollica spugnosa, morbida e dal caratteristico colore giallo paglierino.
La riscoperta delle tradizioni regionali italiane di «»Pane e Nutella non si ferma solo alle tantissime varietà di pani presenti nel nostro Paese, ma si spinge oltre, raccontando anche l’antica arte dei panificatori. Il progetto intende crescere e arricchirsi attraverso i pani d’Italia per continuare a trasmettere le tradizioni e la storia di un territorio, come quello italiano, ricco di diversità. Questo trasformerà l’hub «Pane e Nutella» in un luogo di scoperta e arricchimento dove gli stessi panettieri – grandi o piccoli che siano – potranno candidare i pani tipici da loro prodotti, portando alla luce i tesori gastronomici d’Italia.