Le hanno riconosciuto grandi capacità organizzative. Dal nulla ha fondato l'associazione Agata per aiutare i malati di cancro. Lei lo ha superato, ma continua a tenere sotto controllo la “bestia” mantenendo alta la guardia e sottoponendosi a controlli periodici. Nulla che impedisca il suo costante impegno per le donne cadute nel vortice del tumore. Mirna Mastronardi, 50 anni, di Tinchi di Pisticci, è diventata un esempio, un modello, un'eccellenza lucana a cui il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha concesso il titolo di cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Eppure il mercato occupazionale in Basilicata l'ha marginalizzata, esclusa, ignorata.
Regge il suo reddito su un contratto a tempo indeterminato con una ditta che opera, nell'ambito di un'associazione temporanea di imprese, al Cup, il centro unico di prenotazione. Part-time, 21 ore a settimana, con una busta paga che tocca gli 800 euro. Una figlia adolescente, single, costretta a chiedere aiuto economico al padre pensionato anche per comprarsi un paio di scarpe e presentarsi con il vestito buono alla cerimonia promossa dal Quirinale. Mirna incarna la generazione dei cinquantenni in perenne difficoltà, figli degli anni Ottanta, il decennio del benessere, della leggerezza, della fiducia nel futuro. C'è chi ha perso il lavoro e si ritrova nella condizione di essere troppo giovane per la pensione e troppo vecchio per essere “riciclato” dal punto di vista occupazionale, ma anche chi, come Mirna, pur avendo uno straccio di stipendio, deve fare i conti con un reddito da fame: «Intendiamoci – dice – sono grata alla mia ditta di avermi assunta, ma la mia storia conferma che in questa terra non lavori se non sei legata al potente di turno».
Ha avuto molte porte in faccia?
«Una su tutte. Ho perso il lavoro mentre ero in gravidanza. In Equitalia operavo da precaria e avevo superato tutte le selezioni per essere stabilizzata, ma mi sono ritrovata fuori semplicemente perché aspettavo mia figlia»...
CONTINUA A LEGGERE SULL'EDIZIONE CARTACEA O SULLA NOSTRA DIGITAL EDITION