MELFI - Ogni autovettura prodotta nello stabilimento Stellantis di San Nicola di Melfi costa mille euro in più rispetto ad un auto realizzata in una fabbrica spagnola. La società automobilistica i dati li ha snocciolati negli incontri con il governo regionale, spiegando come a far lievitare i costi delle produzioni nell’area industriale di San Nicola di Melfi sia l’energia. Produrre a Melfi, dunque, costa troppo. E soprattutto costa troppo perché ad essere troppo cara è l’energia elettrica. Un problema denunciato da Stellantis e dalle altre aziende dell’indotto che ha spinto il governo regionale a lavorare ad un maxi progetto che punta a far diventare Melfi un hub energetico sul fronte delle rinnovabili. Una sorta di «polo dell’energia» dove concentrare la produzione di corrente elettrica da fonti rinnovabili e venderla alle aziende dell’area ad un prezzo decisamente più competitivo. Un maxi progetto - legato agli accordi sulle royalty del petrolio e alle compensazioni che erano state chieste - finalizzato ad insediare nell’area industriale di San Nicola di Melfi industrie specializzate nella produzioni di energia da fonti rinnovabili. Un programma importante, quindi, su cui il governo regionale e l’assessore alle Attività Produttive, Alessandro Galella, lavorano da tempo che potrebbe portare, in tempi relativamente brevi, all’insediamento di produzioni da parte di quattro multiutility dell’energia, leader a livello mondiale, nell’area industriale di Melfi per produrre energia e cederla alle aziende sul territorio. Con un evidente ricaduta sui costi e sulle relative produzioni.
«Noi vogliamo creare le migliori condizioni per affrontare la transazione energetica - commenta l’assessore Galella - Sfruttando l’accordo per le estrazioni in Val d’Agri che prevede investimenti nelle rinnovabili puntiamo a portare la produzione da fonti rinnovabili nell’area industriale di San Nicola cercando, così di creare le condizioni per abbassare i costi energetici che sono molto alti». L’area industriale di San Nicola, infatti, è una delle più energivore della regione e per le aziende ridurre i costi della produzione rappresenterebbe indubbiamente un vantaggio. Con un hub energetico, infatti, la multinazionale dell’auto e le aziende «satelliti» abbasserebbero i costi energetici, rafforzandosi sul fronte della competitività considerato che rispetto alla Spagna la produzione a San Nicola di Melfi costa per ogni vettura mille euro in più.
«Noi vogliamo creare condizioni di competitività per Stellantis e per tutto l’indotto - evidenzia ancora l’esponente del Governo regionale - Vogliamo che a quelle aziende venga fornita energia a prezzi più competitivi. Inoltre, per aiutare ancora le imprese che operano in quella zona stiamo lavorando per il riconoscimento di crisi di area complessa». Un riconoscimento che deve arrivare dal Governo e che potrebbe portare ulteriore linfa alle imprese di San Nicola.