Addio al marchio Trony. La società del marchio, la «Dps», ha dichiarato ieri fallimento. Lo conferma il segretario regionale della Filcams Cgil Puglia, Barbara Neglia, secondo la quale ora sono sull'orlo del baratro 500 dipendenti e le loro famiglie in tutta Italia. A Bari sono 26 i dipendenti coinvolti nel fallimento.
Spiega Neglia: «Nei prossimi giorni richiederemo a livello nazionale, appena verrà nominato il commissario fallimentare, un incontro per capire quali scenari potranno presentarsi nella speranza che si possano trovare soluzioni occupazionali e non la semplice trafila burocratica per il recupero delle spettanze».
Il fallimento arriva dopo un periodo di crisi attribuito fra l'altro alla contrazione dei volumi di vendita diretta in negozio, contrazione esplosa con l'aumento crescente degli acquisti on line e alla conseguente riduzione di liquidità.
La segreteria generale della Filcams annuncia una mobilitazione mirata anche ad attivare un confronto con le forze politiche e istituzionali pugliesi:
«Invitiamo le istituzioni locali a creare le condizioni per la risoluzione della vertenza che inevitabilmente marca ancora di più il vero problema di una politica industriale che non ha nessuna tutela per la forza lavoro e soprattutto non ci ha permesso di effettuare interventi a tutela dell'occupazione». La speranza di Neglia è che per i 26 dipendenti si apra un tavolo di confronto nel quale vagliare possibilità di riassorbimento anche attraverso processi di riqualificazione.
«A livello nazionale le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil - spiega Neglia - chiederanno un primo incontro al curatore fallimentare e in modo parallelo proveranno ad avere un confronto con il Ministero allo Sviluppo economico per cercare di trovare soluzioni alternative al licenziamento dei dipendenti». Sul posto dove è in corso la protesta si è recato anche il sindaco di Bari, Antonio Decaro, che ha parlato con i lavoratori assicurando la propria disponibilità perché i posti di lavoro vengano salvaguardati. [g.d.v.]