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Raid di tre studenti spagnoli
finisce in arresto e condanna

 
Nicola PEPE

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Nicola PEPE

polizia

I ragazzi, che partecipano al progetto Erasmus, avevano danneggiato auto in via De Rossi: pena di 8 mesi

Venerdì 23 Settembre 2016, 09:20

«Pido disculpas a todo el mundo, pero ahora quiere rescatar y volver a casa». La notte brava di tre studenti spagnoli, che stanno trascorrendo a Bari il loro anno accademico grazie a un progetto Erasmus in materie ecomiche, è finita con gli arresti domiciliari e un processo per direttissima. Nella notte tra martedì e mercoledì, infatti, dopo essersi resi protagonisti di una scorreria in via De Rossi, con tanto di automobili danneggiate e targhe rubate, i tre giovani rispettivamente di 21, 22 e 23 anni sono stati bloccati dagli agenti della Squadra Volante della Questura che non solo hanno dovuto inseguirli per le vie del centro ma hanno anche sudato le proverbiale sette camicie per ridurli all’impotenza.

Nonostante tutto questo i tre «estudiantes universitarios» lungamente prigionieri della nebbia provocata dai fumi dell’alcool, sono riusciti a recuperare un po’ del senno smarrito solo quando hanno sentito pronunciare dai poliziotti la parola «detención de la casa», ossia arresti domiciliari. A quel punto, forse convinti di essere nel bel mezzo di una puntata di «Law & Order» (il serial poliziesco americano ambientato nei distretti di polizia e nelle aule di giustizia di New York), hanno cercato di giustificarsi. «Chiediamo scusa a tutti - hanno detto cospargendosi il capo di cenere - ma ora vogliano pagare la cauzione e tornare a casa».
In Italia non funziona in questa maniera, ha spiegato loro il capo delle Volanti, il vice questore aggiunto Maurizio Galeazzi. Avrebbero dovuto saperlo.

«Lo sentimos, pero estudiar Economía » è stata la risposta rassegnata, «Scusateci ancora, ma noi studiamo Economia». Dopo aver trascorso una giornata chiusi nel loro appartamentino da studenti, i tre spagnoli sono comparsi davanti al giudice italiano che ha convalidato l’arresto della Polizia, condannandoli a 8 mesi di carcere ciascuno per i reati di furto, danneggiamento aggravato e resistenza a pubblico ufficiale. La pena per i tre incensurati è stata sospesa e hanno così potuto tornare alle loro lezioni in facoltà. A quanto pare dopo aver danneggiato le automobili (i proprietari chiederanno loro il risarcimento dei danni) se la sono presa anche con un albero, piantato in una aiuola pubblica, sradicandolo.

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