Due i treni giornalieri previsti che rimpiazzeranno altrettanti Freccia Bianca: uno in partenza da Milano da Milano centrale (FR 9595) alle 7.50 e arrivo a Bari Centrale alle 14.20; mentre in senso inverso (FR 9590) il treno partirà da Bari alle 16.20 per arrivare a Milano alle 22.50 con le stesse fermate dell'andata. Rispetto alla tratta attualmente coperta dal Freccia Bianca si risparmierà un'ora e 13 minuti. Le tariffe vanno da 37 fino a 244 euro.
Una piccola soddisfazione per un giornale come la Gazzetta che, da anni, si è fatta promotrice (e continuerà a farlo) di una battaglia per i treni veloci al Sud coinvolgendo gente comuni, artisti, politici, uomini dello spettacolo consegnando decine di migliaia di firme raccolte nelle piazze di Puglia e di altri territori. I problemi infatti restano: tra questi, la strozzatura della dorsale Adriatica al confine tra la Puglia e il Molise che che sconta le colpe del binario unico in attesa del raddoppio ferroviario della tratta Termoli-Lesina: un'opera da oltre mezzo miliardo di euro per coprire i 32 chilometri di tratta, e a gennaio dello scorso finanziato è stato finanziato dal Cipe un primo tratto di soli 6,5 chiometri (ci sono voluti 11 anni per arrivare a questo risultato). Anche il Salento resta tagliato fuori dal treno veloce. (n. pepe)