«Ipsos, azienda leader nelle ricerche di mercato, ha comunicato l’intenzione di cessare, a partire dal 31 dicembre, i contratti dei lavoratori che operano da oltre dieci anni nel sito di Bari. Non è stato indicato un numero preciso, ma se confermato si tratterebbe di un licenziamento collettivo». Lo denuncia in una nota la Nidil Cgil Puglia. Il sindacato evidenzia che «nell’incontro sindacale dell’11 dicembre la società non ha fornito comunicazioni chiare. Si è parlato di una decina di persone», inoltre «è stato comunicato che i rinnovi dei contratti di gennaio 2026, per i lavoratori confermati, saranno più brevi rispetto agli scorsi anni».
A Bari l’azienda opera attraverso un call center con oltre 150 addetti qualificati come collaboratori coordinati e continuativi.
«Tutte le richieste del sindacato non hanno trovato disponibilità da parte dell’azienda - prosegue -. Negli ultimi mesi si sono verificati fatti gravi: alcuni lavoratori puniti senza attività per settimane, mantenuti a zero o a pochissime ore nonostante contratti attivi, controlli a distanza molto invasivi».
«Nelle prossime settimane - annuncia il coordinatore, Alessandro Castellana - il sindacato agirà con tutte le iniziative necessarie, coinvolgendo le istituzioni, per scongiurare l’attacco alla continuità occupazionale e ai diritti dei lavoratori, aprire un confronto reale e ottenere una contrattazione concreta»
















