Il molo San Nicola tra paura e illegalità. Spesso l’istmo che ospita ‘nderr la lanz, tra il Barion e il Margherita si trasforma in una terra di nessuno: le risse non sono rare e i parcheggiatori abusivi camminano tra le auto, contendendosi l’automobilista di turno, una sorta di vittima predestinata. Solo qualche giorno fa non è bastata una birra offerta per sedare il nervosismo di un parcheggiatore. «Gli ho offerto una Peroni ghiacciata. Ma non è bastata. Voleva anche qualche spicciolo. È mancato poco che scoppiasse una rissa», racconta una delle malcapitate di turno.
Non solo, l’attenzione di queste ultime settimane in piazza Umberto, ha spostato molti abusivi soliti frequentare i parcheggi a ridosso della stazione verso il molo che, soprattutto nel tardo pomeriggio, viene occupato anche da una decina di migranti che si appostano a caccia di spiccioli. Le vittime principali sono le donne che vengono minacciate pesantemente se non «offrono un caffè». Spesso chiedono supporto per cambiare banconote e poter ottemperare a richieste sempre più pressanti. «L’ultima volta che ho parcheggiato in quella zona, ho avuto paura. Il parcheggiatore mi ha seguita sino al bar», dice ancora la donna.
La presenza di polizia e carabinieri funge da deterrente, ma le pattuglie si fermano solo qualche ora nel fine settimana. «Durante il resto del giorno qui è terra di nessuno. Lo ripetiamo da tempo, ma nessuno ci ascolta. Rischiamo che questo tratto di lungomare resti isolato».
I passanti assistono a episodi di violenza in ogni momento della giornata, soprattutto di sera quando gli abusivi spesso litigano. E dalle parole si passa ai fatti. Come la scorsa estate quando gli operatori del 118 sono dovuti intervenire diverse volte per soccorrere uomini feriti da cocci di vetro di bottiglia. Le famiglie si tengono ormai alla larga da questo scorcio di lungomare, uno dei più belli di Bari. Chi è in giro con i bambini cerca di evitare situazioni potenzialmente pericolose.
Le notti dei parcheggiatori finiscono nel giardino intitolato a Fabrizio De André dove si sistemano come possono e si addormentano. Al loro risveglio «prendono servizio» dalla mattina a notte fonda. Racimolano quanto possono per mangiare qualcosa. Ma soprattutto bevono alcolici. Girano tra le auto in stato alterato, non appena individuano qualcuno a caccia di parcheggio, fingono collaborazione per la manovra e infine porgono la mano non appena la «vittima» di turno chiude lo sportello. Spesso però si contendono la «mancia» e scatta la rissa. Scene che si ripetono più volte fino a rappresentare quasi la normalità.
In pochi denunciano quanto accade alle forze dell’ordine per paura, ma anche perché dopo tante denunce di fatto non è cambiato nulla. «Ci guardiamo le spalle - racconta un altro automobilista che spesso parcheggia in zona -. Stiamo attenti ad evitare provocazioni. A volte è un modo per continuare ad andare avanti serenamente. Un tempo c’era una pattuglia fissa al Molo. Fungeva da deterrente. Così come se ci fossero, almeno durante il giorno, gli operatori dell’Amtab addetti ai grattini sicuramente qualcosa potrebbe cambiare. E invece tutti sanno quel che accade ma nessuno interviene».