Il giorno della grande adunata. Ieri sera, nel parcheggio davanti l’antistadio «San Nicola» si è respirata un’aria di compattezza e determinazione. Protagonisti, i gruppi organizzati della curva Nord con tanti tifosi biancorossi chiamati a raccolta. A quattro giorni dalla massiccia trasferta di Coppa Italia a Milano, con quasi tremila sostenitori baresi nel settore ospiti di San Siro, in tantissimi si sono ritrovati al richiamo social di avantieri per fissare una linea comune in vista della nuova stagione. Diversi curiosi richiamati in zona sin dal pomeriggio anche per assistere al primo allenamento barese di Gaetano Castrovilli e Mirko Antonucci.
Lungo e aperto il confronto in piazza avviato da Mimmo Tarulli, detto “Il poeta”, uno dei leader della Nord. Dialogo volto a conoscere le varie posizioni dei presenti sino alla decisione concordata nel segno della parola d’ordine che rimane esserci sempre, sia in casa che in trasferta. Il tutto con un segno forte di protesta nei confronti della multiproprietà e della Filmauro. Alla fine, la scelta cade su un gesto simbolico a suggellare l’unione solida di tutte le realtà della Curva Nord: durante le gare al San Nicola priorità allo striscione esposto sulla balconata di San Siro che recita a caratteri cubitali la scritta “No alla multiproprietà”. Niente bandiere e cori. Un messaggio secco, diretto, che intende farsi sentire dentro e fuori dal campo. Un annuncio senza fraintendimenti che suggella l’ormai insanabile frattura tra la piazza e i vertici del club. Scelta obbligata con apertura “democratica” per quanto riguarda la campagna abbonamenti. In tal senso, vige libertà assoluta. Ogni tifoso deciderà secondo coscienza se sottoscrivere la tessera o meno. Seguito della gente che - come prevedibile - sarà direttamente proporzionale all’andamento della squadra.
E mentre a Bari i tifosi si interrogano su come sostenere la squadra senza rinunciare alla propria voce critica, a Venezia la macchina organizzativa per l’esordio in campionato è già a pieno regime. Nelle scorse ore, il club arancioneroverde ha infatti annunciato che i biglietti per la sfida contro i biancorossi (domenica, ore 19) saranno in vendita fino alle ore 19 di sabato, tramite il circuito VivaTicket.
Match del “Penzo” che, come anticipato giorni fa, non vedrà la partecipazione di molti tifosi presenti ieri all’antistadio. Il fresco provvedimento del prefetto di Venezia vieta infatti la vendita dei tagliandi ai residenti nella provincia di Bari. Per il resto della tifoseria biancorossa resta la possibilità di acquistare i tagliandi presso i punti vendita VivaTicket sul territorio nazionale online e direttamente su veneziafc.vivaticket.it (con modalità print@home). La capienza massima è fissata a 1.001 posti, col settore non predisposto per accogliere persone con disabilità motorie. Salatissimo il costo del biglietto: 28,50 euro più 1,50 euro di prevendita, comprensivi di parcheggio e servizio navetta dal Venice Gate Parking all’ingresso n.5 dello stadio. L’accesso ai bambini fino a 4 anni compiuti sarà gratuito.
Così, tra la passione che arde al San Nicola e le restrizioni che incombono sul Penzo, prende forma la vigilia di un debutto carico di significati. Per il Bari, non sarà soltanto il ritorno sul palcoscenico della Serie B, ma anche il punto di partenza di una stagione in cui il campo e la Curva racconteranno, ciascuno a modo proprio, la stessa battaglia coniugando i verbi esserci, resistere e farsi sentire.
Sullo sfondo, la squadra si allena per prepararsi al meglio all’esordio di campionato in Laguna. Tra i più acclamati Anthony Partipilo e l’ultimo arrivato Gaetano Castrovilli che ha partecipato alla partitella con i nuovi compagni dimostrando una discreta condizione fisica. Al termine dell’allenamento, l’ex Monza è stato preso letteralmente d’assalto dai tifosi per foto selfie a cui non si è sottratto e senza lesinare abbracci e sorrisi: «Saluto la mia città - le prime parole ufficiali di Castrovilli - e rivolgo un pensiero anche a mio nonno, un grande tifoso. Sono felicissimo di essere tornato a casa. Qui batte un cuore biancorosso”, dice portandosi la mano al petto.