Mercoledì 22 Ottobre 2025 | 05:36

Bari, da olio esausto e reti da pesca nuovi materiali per automotive: la ricerca del Politecnico

Bari, da olio esausto e reti da pesca nuovi materiali per automotive: la ricerca del Politecnico

 
Redazione online

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Bari, da olio esausto e reti da pesca nuovi materiali per automotive: la ricerca del Politecnico

Le nuove identità: imbottiture sedili auto, cruscotti, pannelli isolanti sportelli, biolubrificanti, biocarburanti ad alta prestazione

Venerdì 01 Agosto 2025, 18:37

Riusare le biomasse di scarto e i rifiuti inquinanti. È l’obiettivo del progetto Co-Smart che ha mobilitato università e centri di ricerca in Italia e all’estero, fra i quali Politecnico di Bari, università di Pisa, università di Bologna, e università Politecnica delle Marche. Tutte in prima linea accelerare le possibili applicazioni su larga scala del progetto in un’ottica di decarbonizzazione, tutela ambientale ed economia circolare.

I risultati dei progetti Eco-Friend, Reobtain, Booster, Sustained e Amatevi sono stati presentati da Co-Smart a Roma, nella sede del Senato, lo scorso 17 luglio. Per il PoliBa sono intervenute le professoresse Maria Michela Dell’Anna ed Ester D’Accardi. Il progetto Eco-Friend, spiega il PoliBa in una nota, ha come obiettivo la riduzione al minimo dell’uso di risorse naturali, la produzione di rifiuti e le emissioni nocive grazie al riutilizzo dell’olio alimentare vegetale da cucina esausto. I ricercatori sono riusciti a convertire l’olio in una sostanza chiamata, poliolo, utile per produrre polimeri flessibili, materiali composti per l’80% da elementi di origine vegetale, riciclata e capaci di resistere bene alla pressione e di tornare facilmente alla forma iniziale. Questi polimeri sono in grado di sostituire i poliuretani tradizionali per la realizzazione di imbottiture di sedili auto, cruscotti, pannelli isolanti degli sportelli. L’olio alimentare vegetale, con il progetto Reobtain, è stato trasformato in diversi tipi di biolubrificanti, che si sono dimostrati molto stabili, resistenti al calore e altamente performanti. Possono sostituire i lubrificanti di origine fossile nei motori e nei macchinari, soprattutto per quanto riguarda il serraggiodei bulloni.
Quanto al progetto Sustained, si è interessato del riuso delle reti da pesca dismesse per ottenere dei componenti innovativi per le automobili, quali gliagganci per le cinture di sicurezza. Le reti sono infine state protagoniste del progetto Amatevi, per creare nuovi tessuti tecnici per rivestimenti automotive.

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