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Bari, l'estate può attendere a Palese: «Rifiuti e nessun servizio, ma noi non siamo di serie B»

 
Rosanna Volpe

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Rosanna Volpe

Bari, l'estate può attendere a Palese: «Rifiuti e nessun servizio, ma noi non siamo di serie B»

Tappa sulla «spiaggia delle pietroline», dove sembra che il tempo si sia fermato alle prime mareggiate invernali

Martedì 22 Luglio 2025, 12:32

12:35

Mozziconi di sigaretta, pezzi di plastica, tappi e coperchi, cannucce, materiali da costruzione. Ma anche tronchi molto grandi abbandonati da mesi. Si chiama «spiaggia delle pietroline» ma a Palese il rischio è che venga ribattezzata. La stagione è iniziata da un pezzo ma sul litorale il tempo si è fermato alle prime mareggiate invernali.

Servizi praticamente inesistenti, non ci sono bagni pubblici, mare negato ai bagnanti con disabilità motorie dal momento che non ci sono passerelle che facilitino l’accesso al mare e in spiaggia. I più fortunati, devono comunque prestare la massima attenzione a evitare i numerosi ostacoli che si ritrovano davanti. Facile non è se hai le mani occupate dal necessario per sopravvivere: sdraio, ombrellone e soprattutto viveri (c’è solo un chiosco sul litorale, ndr). I più affezionati, arrivano molto presto al mattino. Si armano del necessario e ripuliscono quanto meno lo spazio che poi occupano. Obiettivo: trascorrere qualche ora in spiaggia senza essere circondati dai rifiuti abbandonati dai soliti incivili. Ma anche restituiti dal mare.

«Non abbiamo mai visto operatori ecologici sulle spiagge pubbliche di Palese - spiega Pino Sassanelli - . Da cittadino e da affezionato a questo litorale, ho più volte denunciato questa situazione. E non solo io: in tanti hanno inviato mail al presidente del V municipio (Maristella Morisco, ndr). Hanno chiesto, nero su bianco, che qualcuno venisse a verificare le condizioni del litorale. Ma non hanno mai ricevuto risposte. Eppure da Pane e Pomodoro al waterfront di San Girolamo, ogni giorno ci sono operatori al lavoro per consegnare le spiagge pulite ai bagnanti. Cosa abbiamo di diverso a Palese?».

Non ci sono solo i residenti a storcere il naso, ma anche i turisti. Palese viene scelta come meta perché è un’area molto tranquilla e che si affaccia sul mare. Negli ultimi anni tanti i bed and breakfast che da maggio a ottobre accolgono vacanzieri del nord Italia ma anche stranieri. «La maggior parte di loro sceglie i lidi privati perché il litorale non è accessibile. Li ho ascoltati con le mie orecchie restare delusi per il degrado sulle nostre spiagge. Non facciamo una bella figura. Ci avevano promesso una spiaggia da sogno. Noi non ambivamo a tanto, ma almeno che si occupassero di questo pezzo di costa come accade altrove».

Un’estate difficile quella sul litorale di Palese. Da una parte i lavori in corso per proseguire la “pista ciclabile della discordia” dall’altra un mare sempre meno accessibile: le ringhiere arrugginite che accompagnano allo spazio antistante il mare non sono sicure e le passerelle sono praticamente assenti.

Una protesta che dura da anni. Che ha attraversato amministrazioni, sindaci e assessori. Senza trovare di fatto una soluzione. In assenza di accessi sicuri per entrare in acqua, quindi, in tanti sono costretti o a rinunciare o a dover optare per i lidi. Ma c’è anche il grande tema dei rifiuti: «Ogni mattina passano per raccogliere i sacchi di immondizia lungo la strada. Come se il nostro lungomare non fosse degno di essere pulito. Come se fosse giusto che noi bagnanti, che non possiamo o non vogliamo frequentare i lidi privati, dobbiamo convivere con l’immondizia. Una pessima cartolina da mostrare anche a chi sceglie la nostra città per trascorrere le vacanze».

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